giovedì 13 settembre 2012

Ipotesi politiche

Il prossimo anno ci saranno le votazioni per il rinnovo del parlamento (Camera e Senato) ma ancora non sappiamo come sarà la nuova legge elettorale che dovrebbe sostituire l'esacrato porcellum, forse un'altra porcata. In vista dello sbocco elettorale aumentano la confusione, le illazioni e soprattutto nuovi partiti; molti parlamentari uscenti, per mettersi al sicuro ed essere rieletti, hanno fondato un partito: con l'emblema della novità di una formazione politica e vantando migliaia di iscritti o simpatizzanti (assai spesso falsi) bussano alle porte dei partiti tradizionali per ottenere la candidatura in un seggio sicuro, offrendo in cambio presunti consensi elettorali. Stante la situazione attuale solo il Pd, il PdL ed i grillini possono domire sonni tranquilli, nel senso di essere certi che supereranno la quota del 10% dei votanti.
Per salvarsi dal disastro, annunciato nella recente tornata amministrativa e dalle indiscrezioni sul nuovo porcellum, Pier Ferdinando Casini ha fatto togliere il suo nome dal simbolo del partito per far apparire la scritta "Italia" e ha aperto le braccia, oltre al vecchio amico Gianfranco Fini, alla ex presidente della Confindustria Emma Marcegaglia, ad esponenti del mondo industriale e persino del governo, annunciando il programma del partito: "Dopo Mario Monti ancora un governo di Monti". Il ragazzotto è furbo, non per nulla è in politica sin dai tempi di tangentopoli: sa che Monti gode del favore del 40% degli italiani interpellati e "essere il partito di Monti" porterebbe numerosi voti. Con una lista di prestigiosi nomi della società civile intorno al programma Monti potrebbe addirittura competere con il nuovo partito annunciato dal giornalista Oscar Giannino e dall'economista Nicola Porro.
L'eterno candidato Luca Cordero di Montezemolo, a capo di una sorta di intreccio tra formazione politica e centro studi, è a fianco di Giannino che ha già arruolato prestigiosi nomi nell'intenzione di erigersi a terza forza politica, addirittura di governo: ricalcando l'ascesa di Silvio Berlusconi, il salvatore della Patria dopo tangentopoli. A tale proposito ricordiamo che il giornalista economista Giannino oltre un anno fa ha fondato un giornale economico distribuito gratuitamente in seno a un altro quotidiano: fare un giornale costa, distribuirlo gratuitamente anche, possibile che il denaro sia uscito dalla tasca del giornalista? Oppure è pensabile che il mondo dell'impresa e della finanza abbiano preparato il terreno al neo-partito finanziando il giornale economico?
Far emergere dal nulla un salvatore della Patria non è difficile: si incentiva attraverso i mass-media un partito populista (Beppe Grillo) e quando la popolazione è esacerbata lo si molla per annunciare la nuova formazione politica. I grillini sinora sono serviti per vedere quanti consensi avrebbero catturato tra i delusi della politica. Intanto sul piano del concorrente Pd si logora il partito appoggiando comunicativamente Matteo Renzi che sta spaccando quella formazione politica che, allo stato attuale, ha più possibilità degli altri di piazzarsi al primo posto dei consensi elettorali.
Tutti gli altri movimenti e personaggi politici da tempo sulla scena, come Romano Prodi, Giuliano Amato, Mario Cirino Pomicino, ecc, anche se ben visti dalla finanza e dall'imprenditoria italiana ed europea non hanno tutte le carte per andare ad occupare il posto di Monti. Il premier che uscirà dalle urne il 2013 dovrà anzitutto avere l'appoggio dei vertici della Cee e poi dei poteri forti italiani e euro-americani e, in questo, Luigi Bersani è mal messo.
La situazione è ancora confusa e in attesa del Jolly.