giovedì 27 settembre 2012

Paolo Orano

Nell'ambito degli studiosi della demodoxalogia le notizie su Paolo Orano (nella foto) si sono tramandate oralmente sulla base di quanto affermato dalla prima generazione dei maestri della disciplina. L'interesse verso il personaggio deriva dal fatto che a lui si attribuisce, sin dal 1928, la scienza di quella che oggi è la demodoxalogia (allora denominata demodossalogia in ossequio all'italianità delle parole, voluta da Benito Mussolini e caldeggiata da Orano, strenuo difensore dell'italianità e romanità). Per merito della tesi di Cesare Maraglio nell'anno accademico 2000-2001 alla facoltà di Scienze Politiche dell'università statale di Milano e all'ex docente Claudio Finzi siamo in grado di aggiornare la nostra conoscenza sul progenitore italiano dello studio scientifico dell'opinione pubblica, in seguito diffuso dal suo allievo e amico Federico Augusto Perini-Bembo e, attualmente, nell'ambito della Sidd (società italiana di demodoxalogia).
Orano è nato a Roma il 15 giugno 1875 ed è deceduto nel campo di concentramento di Padula (Salerno), ove furono rinchiusi i fascisti al termine della seconda guerra mondiale, il 7 aprile del 1945 in seguito ad una ulcera duodenale. Figlio di un giurista sardo e di Maria Fiorito Berti, nipote del ministro della pubblica istruzione del governo di Camillo Benso di Cavour, sposò la scrittrice francese Camille Mallarmè.
Poliglotta (francese, tedesco, inglese) fu un eccentrico intellettuale che si dedicò alla psicologia, sociologia, filosofia, storia, arte; autore di decine e decine di libri, giornalista collaborò all'Avanti e molti altri giornali assumendo anche la carica di vicedirettore de Il Popolo d'Italia (1924). Professore alla regia università di Perugia fu il primo docente ordinario di Storia del Giornalismo, direttore della scuola fascista di giornalismo e nel 1936 divenne il Rettore dell'università. 
Orano iniziò come sindacalista rivoluzionario, accanto ad Arturo Labriola, con gli scioperi agrari del 1905; fu prima socialista, poi aderì al partito Sardo d'Azione e infine nel 1923 passò al partito nazionale Fascista; nel 1939 fu nominato senatore del regno d'Italia. Amico di Mussolini e Gabriele d'Annunzio, esaltò sempre la romanità dei latini e si schierò in favore della conquista delle colonie e della guerra italo-turca. L'Annuario della Stampa italiana (1931-32) lo definì "nato fascista prima del fascismo" ed il periodico La Folla (n. 4 del 18 agosto 1912) lo definì, a causa delle sue contraddizioni, un "saltimbanco". Tra l'altro, prima espresse simpatia verso la comunità ebraica (29 luglio 1904 sull'Avanti) ma negli anni successivi aprì una campagna di stampa antiebraica invitando gli italiani di religione ebraica a rinunciare ai legami con la comunità israelita internazionale e appoggiare la lotta del fascismo contro il sionismo e la finanza ebraica (1937).
Sinora i demodoxaloghi si erano concentrati sulla metodologia e filosofia della scienza dell'opinione pubblica denominata demodoxalogia, della quale si riconosce in Orano il capostipite, piuttosto che sulla complessa vita del geniale studioso. Oggi, sia pure per sommi capi, abbiamo completato una casella vuota.