martedì 14 maggio 2013

Accanimenti giudiziari

Nessuno può negare che da quando Silvio Berlusconi è entrato in politica è divenuto il cittadino italiano più perseguitato dalla magistratura; dal caso Rubi (la presunta nipote di Mubarak) alla compravendita di parlamentari, dalla frode fiscale alla plateale irruzione dei carabinieri a Napoli nel corso di un vertice internazionale e così via, migliaia di intercettazioni, udienze e accertamenti della finanza. Per uscire dall'assedio inquisitorio e giudiziario a Berlusconi non è stato sufficiente essere il leader di uno dei maggiori partiti, presidente del Consiglio dei ministri, e neppure di poter contare su una pletora di avvocati fatti eleggere parlamentari e persino ministri della Giustizia; per non parlare del capo della Guardia di Finanza promosso deputato insieme a giornalisti e forze armate.
Un gruppo di magistrati che fanno capo alla stessa organizzazione sindacale lo ha preso di mira e non tralascia di perseguitarlo dando modo a Berlusconi di poter legittimamente dire di essere al centro di un accanimento giudiziario e proclamare ai quattro venti di essere innocente. Questa ultima affermazione è pleonastica in quanto qualsiasi imputato o indagato dalla finanza o dalla magistratura dichiara di essere innocente o un perseguitato, vedasi ad esempio lo scrittore ed ideologo Cesare Battisti rifugiatosi all'estero che, in presenza di omicidi confermati, sbandiera ai quattro venti di essere un perseguitato politico!
Ma se Berlusconi è un plurindagato un motivo ci dovrà pur essere. Essendo tra i maggiori imprenditori d'Italia, con decine di aziende e migliaia di dipendenti, le visite della guardia di finanza nei suoi uffici saranno certamente più numerose che in altre aziende: maggiore è l'espansione e la produttività e maggiore sarà il controllo del fisco. Ad un qualsiasi imprenditore che paghi, attraverso le sue aziende, migliaia di euro di tasse può capitare, per disattenzione o furbizia, di evadere lo 0,1%, a volte non accade nulla ma se la finanza ci mette lo zampino .. non può far nulla neppure l'ex comandante della Guardia di Finanza ed ora deputato del Pdl Roberto Speciale. Così come negli altri accanimenti giudiziari sembra proprio che il cavalliere se le vada cercando, nessuno frugherà nei suoi letti se le compagne saranno discrete così come non accadrà nulla se i beneficati, per qualsiasi motivo, non saranno dei fanfaroni; si tratta di saper scegliere amicizie e collaboratori! Così come è normale che sia passato al setaccio chi è più in vista degli altri.