venerdì 4 ottobre 2013

Incoerenza o follia?

"Un governo da me fermamente voluto", ma ha ordinato ai ministri del suo partito di dimettersi creando così la crisi del governo di Enrico Letta.
"Pronto a votare" i provvedimenti che il governo prenderà (dopo aver chiesto il ritiro della delegazione al governo).
Fa annuciare da  Sandro Bondi la sfiducia al governo ma dopo un'ora vota a favore.
Richiesta di "dimissioni di massa" presentate al capogruppo del partito da parte dei parlamentari ma non ai presidenti di Camera e Senato. Quindi prive di significato.
Attribuzione all'avversario politico dell'attuazione di "un golpe" mentre annuncia convocazioni dei suoi elettori nelle piazze a sostegno della liberatoria giuridica.
Richiesta di sostituzione dei commissari della speciale commissione, a suo tempo da lui voluta, che esaminerà la richiesta di decadenza, che si sono già espressi (prima dell'esame delle carte e della discussione) a favore della sua decadenza in quanto si troverebbero in uno stato di incompatibilità mentre i commissari che si sono precedentemente e notoriamente espressi in suo favore non sarebbero gravati da pregiudizi (in quanto dalla parte della verità: la sua innocenza).
Infine precisa: "ho deciso tutto da solo".
Tra il nostro personaggio e Beppe Grillo non ci vedo nessuna differenza!