Il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha affidato a Pierluigi Bersani l'incarico di sondare l'esistenza di un sostegno parlamentare "certo" ad un suo eventuale governo. Una missione impossibile stante i veti incrociati dei vari partiti. Può spendere solo una carta: proporre un governo lasciando molti ministri del governo in carica ai loro posti (per esempio alla Giustizia, agli Interni, all'Economia, ecc.) per racimolare qualche voto dai parlamentari di Mario Monti e proporre ai grillini un programma di loro gradimento da realizzare in breve tempo.
Per esempio la riduzione del numero dei parlamentari, la sostituzione del Senato con con la Camera delle autonomie, l'abolizione del finanziamento pubblico ai partiti per optare al finanziamento trasparente - deciso dai cittadini - concorrendo alla ripartizione dell'otto per mille tra stato, chiesa e partiti presenti in parlamento. Se le varie confessioni religiose ricevono le loro quote dell'8x1000, con una semplice libera firma del contribuente, in virtù del fatto che sono organizzazioni che contribuiscono all'elevazione sociale dei cittadini a maggior ragione i partiti dovrebbero rientrare nella spartizione in quanto come previsto dalla Costituzione ad essi è affidato il compito della rappresentanza sociale, con una incisività superiore a quella delle confessioni religiose. Sarebbe così escluso per legge qualsiasi altro tipo di sovvenzione pubblica o privata alle organizzazioni politiche.
Altro tema che Beppe Grillo potrebbe gradire è la riforma del ministero della Difesa per trasformarlo, inglobando l'attuale dicastero, in ministero per la Protezione civile e ambientale, stralciando le forze di polizia, finanza, marina e carabinieri. Un risparmio notevole di alti ufficiali da mandare a casa, auto di servizio, approvigionamenti alimentari, commesse militari, ecc. Con militari di truppa da ridurre drasticamente per raggiungere il solo mantenimento di un'agile organizzazione pronta al momento del bisogno, basata sull'apporto del volontariato organizzato in squadre nazionali e regionali con periodici addestramenti. La riduzione delle commesse alle aziende italiane verrebbe compensata da una ristrutturazione di mezzi (carri per zone impervie, aerei antincendio e da trasporto, mense e alloggimenti mobili e di primo soccorso, ecc).
Non sarebbe il caso di farci un pensierino? Queste sì che sarebbero riforme!