L'Italia, nella sua costituzione, ha ripudiato la guerra; a cosa serve, allora, l'acquisto di 14 cacciabombardieri? La risposta, come al solito, non è mai una perché la verità (o perlomeno quello che più si avvicina alla verità) non è una sola ma dipende dall'ottica con cui si vedono i fatti.
- Servono per mantenere e aggiornare l'addestramento dei nostri piloti su aerei di nuova generazione (a decollo anche verticale). Non ne sarebbero bastati due? Perché quattordici?
- In caso di guerra abbiamo aerei moderni. A chi e perché vogliamo fare la guerra?
- Siamo nella Nato e abbiamo l'obbligo di armarci e sostenere quel paese della Nato che fosse attaccato. Quindi se la Spagna (per esempio) volesse svolgere un'azione di pace (come oggi si chiama la guerra) in Iran noi saremmo obbligati a seguirla?
- Una parte dei componenti dell'aereo è costruita in Piemonte e l'acquisto serve per mantenere l'occupazione dell'industria aeronautica italiana, incentivandone la tecnologia. L'Italia ha bisogno di aerei ed elicotteri attrezzati a far fronte le emergenze e le catastrofi, dagli incendi ai terremoti, dalle alluvioni al petrolio riversato in mare, ecc.; aerei antincendio, di veloce evacuazione degli abitanti, di rapido soccorso e trasferimento del materiale necessario. Una riconversione dal militare al civile è così difficile?
- Non è che, come in ogni affare, con l'acquisto qualcuno si ritroverà ad essere proprietario di un appartamento o ad avere un conto in banca all'estero?