mercoledì 16 aprile 2014

Ingiustizie sociali

Si dice che la regina di Francia al popolo che reclamava un pezzo di pane e ai cortigiani che affermavano che il frumento era finito rispose "dategli le brioches". Un concetto di giustizia sociale migliore dell'attuale in quanto sanciva il diritto ad ottenere quanto chiesto, rinviando ai dettagli tecnici l'applicazione della concessione.
Oggi invece ad un integerrimo funzionario dello Stato che percepisce solo centomila euro l'anno di retribuzione si applica il vessatorio prelievo che lo equipara agli inetti impiegati pubblici alle sue dipendenze. Eppure oltre alla diversa qualità di lavoro svolto vi è una sostanziale e fondamentale collocazione sociale: il top manager servitore dello Stato, stante la sua qualifica, non ha un tenore di vita uguale a quello degli altri.
Deve spesso partecipare o organizzare colazioni di lavoro, cene eleganti, incontri in centri benessere con industriali, politici, massoni, sindacalisti e pari grado per definire o concordare appalti, promozioni, programmi che risultino "il meglio per il Paese"; tutte cerimonie che costano anche per il peso degli accessori (souvenir, dame di compagnia, ecc.) ma che non possono essere gravate sul bilancio pubblico per non incorrere nell'indiscreto occhio della finanza o della magistratura. 
Oltre ad avere un personale di servizio privato adeguato (autista, camerieri, baby sitter, giardinieri, ecc.) il nostro dirigente deve mantenere la famiglia su un piano appariscente (vacanze a Taormina o in lontani posti esotici) e i figli nei migliori college o università straniere (con annesso appartamentino e congrua paghetta).
Riducendo di colpo l'emolumento annuo i manager pubblici saranno costretti a rivedere il loro tenore di vita licenziando addirittura una parte del personale, incidendo così negativamente sull'economia nazionale non solo con la messa in libertà del personale ma anche per ridotti consumi e acquisti (cene, auto nuove, vestiti, vacanze, ecc.).
Ma forse sbagliamo, avevamo iniziato riferendoci all'"integerrimo funzionario", a quello. Ma dato che è unico i riflessi sull'economia non ci saranno stante l'insignificanza del numero.