martedì 28 aprile 2015

Inde & sondaggi

Uno dei nostri dodici lettori (anche in una piccola comunità c'è il cretino di turno) ha chiesto cosa c'entra la filosofia demodoxalogica con i sondaggi campionari, l'unico metodo scientifico di interpretazione dell'opinione pubblica in quanto si avvale della parte migliore della matematica che, come è notorio, ha anticipato attraverso i calcoli numerosissime scoperte, dalla geografia all'astronomia, dalla chimica alla biologia, ecc.
Pertanto, argomenta il lettore, il sondaggio basato su un universo di campioni è l'unico metodo per conoscere l'opinione pubblica.
Risposta:   il sondaggio, così come oggi attuato, è un'invenzione americana dello scorso secolo (George Gallup) che si è raffinata nei decenni susseguenti per conoscere  le tendenze della popolazione; Robert K. Merton    sosteneva che il sondaggio individua "l'opinione sociale" (in Teoria e struttura sociale)  cioè l'opinione di quella parte di popolazione che si è formata sulla base di quanto ha assorbito dai cosiddetti mass-media (radio, tv, pubblicità, scuola, famiglia, chiesa, etc.). Una media della concordanza delle varie opinioni su un singolo argomento o fatto. 
L'introduzione nelle università del sondaggio americano si deve a Franco Ferrarotti che vinse il primo concorso per ordinario di sociologia dopo l'esperienza parlamentare quale unico deputato del movimento Comunità fondato da Adriano Olivetti.
Precedentemente i luminari della sociologia italiana, conosciuti e stimati in tutto il mondo ma che non crearono baronie, come Vilfredo Pareto, Corrado Gini, Alfredo Niceforo, Paola Maria Arcari, Roberto Michels, e decine di tanti altri, sino agli ultimi due Franco Rizzo e Michele Marotta,  studiarono la sociologia per passione insieme all'economia, la giurisprudenza, la demografia, l'antropologia, la matematica, la medicina, l'ingegneria, etc. avevano una visione completa dell'uomo e dell'ambiente in cui viveva (Evocazioni sociologiche, il testamento culturale di Marotta) sapendo distinguere le varie opinioni pubbliche. Quello che nella demodoxalogia (che si fa risalire nel 1928 ad opera di Paolo Orano) si racchiude nel triangolo Territorio-Popolazione-Risorse.
Il sondaggio demodoxalogico, che si avvale anche della statistica, è diverso dagli usuali sondaggi perché i campioni non sono estratti ma scelti a tavolino in base al tipo di ricerca in quanto l'inde è una indagine (ben diversa dal sondaggio) che sonda la coerenza di quel particolare pubblico (oggettivo, soggettivo, virtuale) fra i suoi membri e con l'ambiente. Per questo motivo al demodoxalogo non è sufficiente la conoscenza della sociologia  ma alla base della sua preparazione ci dovrà essere la visione filosofica e ambientale (Eraclito, Tacito, Comte, Naisbitt) del "mondo che gira e del tempo che passa" come sostiene il demodoxalogo fotoreporter Fabrizio Cimini.