mercoledì 7 settembre 2016

Per Virginia Raggi

Il bicchiere è mezzo pieno o mezzo vuoto? Ciascuno risponde in base ai tratti psicologici che si formano in conseguenza di vari parametri, come l'ambiente sociale o familiare, lo stato di salute, la posizione economica o culturale, ecc.  Accade pertanto che nei confronti di un politico che abbia ricevuto l'avviso di comparizione davanti al magistrato c'è chi attende la sentenza definitiva della Cassazione (dopo magari dieci anni) e chi lo giudica immediatamente colpevole (tanto se innocente avrà modo di dimostrarlo).
Come in ogni cosa forse la terza via potrebbe contemperare le due direzioni radicali: il bicchiere non è ne colmo nè vuoto. Cantava il quartetto Cetra, negli anni '50 dello scorso secolo, che non aveva "visto un leon" ma la moglie del leone; non mutava il genere ma il sesso.
Sostenendo ad oltranza la colpevolezza di un inquisito per distrazioni nella pubblica amministrazione gli si rovina la carriera ma si fa un favore alla cittadinanza eliminando dal gioco un cattivo amministratore poichè l'avviso di comparizione (se non è solo per testimoniare) certifica la sua incapacità nel condurre l'amministrazione pubblica. Detto in altro modo: se il magistrato mi contesta di non aver proceduto ad una gara di appalto per l'acquisto di una scatola di pennarelli o aver provocato una ferita nella lite con l'avversario con quale serenità d'animo nomino l'inquisito capo del magazzino o addetto all'ufficio relazioni pubbliche?
Un consiglio al neo sindaco di Roma: la campagna elettorale si era basata sulla moralità, stringa i denti e si mantenga coerente non dando adito a dubbi.