martedì 26 novembre 2013

Viste in tv

- Alla presentazione della nuova Forza Italia abbiamo visto un signore che, superando la folla che si accalcava intorno a Silvio Berlusconi, prese le mani del leader le ha ripetutamente baciate. Non è un bell'inizio!

- Dieci giorni fa in una piazza gremita di disoccupati, pensionati, lavoratori precari e lavoratori con bassi salari, i tre leaders dei sindacati tra le altre cose hanno tuonato contro il governo per le alte tasse sui redditi. Evidentemente si riferivano ai loro redditi, di quali tasse si deve preoccupare un disoccupato, pensionato o lavoratore semincapiente?

- Tutte le forze politiche sostengono che le ottomila aziende locali municipalizzate sono fonte di sprechi e disservizi e che è meglio darle in gestione ai privati. Il sindaco di Genova, eletto con i voti del Pd, ha deciso di effettuare la privatizzazione dell'azienda municipale dei trasporti: come risposta la città è stata messa in ginocchio a causa dello sciopero dei dipendenti, appoggiato dalle forze politiche locali. Sono sempre guai se ai sindacati e ai partiti si tolgono i benefit acquisiti!

- La Zecca di stato reclamizza la vendita di una collezione in oro di monete, all'inizio si trattava di mille esemplari ora non si specifica più quanti pezzi sono stati coniati. Di conseguenza il valore della prima emissione di mille pezzi si è abbassato, non rasenta la frode in commercio? 

lunedì 25 novembre 2013

Diritto, morale e opportunità

La vicenda del ministro della giustizia Anna Maria Cancellieri ha messo in luce tre concetti fondamentali nei rapporti con la società che possono essere applicati indifferentemente a seconda delle situazioni: il diritto civile e penale, l'etica e la morale, l'opportunità politica o sociale.
Quando si compiono atti sanzionabili dalle leggi in vigore (codice civile o penale) si è in presenza di violazione delle diritto. Il ministro non rientrava in questo caso in quanto è lecito telefonare ad un amico per esternargli la solidarietà nei momenti di disgrazia.
Si viola l'etica di appartenenza ad una classe sociale o la morale dettata dalla religione cui si aderisce se si compiono atti contrari alle prescrizioni, scritte o orali. Anche in questo caso il ministro non ha violato alcunchè, anzi ha compiuto un'opera di misericordia e aiuto morale.
La Cancellieri è incappata nella inopportunità politica di confermare (onestamente) la vecchia amicizia con la famiglia dei Ligresti. Non ha fatto affari insieme o svolto qualcosa di illecito, poteva solo stare più attenta tenendo distanti certe amicizie nel periodo della reggenza del ministero della giustizia; meritava, solo per questo, un voto di sfiducia? L'opportunità è stata per quei politici che hanno approfittato del caso per mettersi in mostra o cogliere l'occasione per colpire il governo di Enrico Letta.

venerdì 22 novembre 2013

Psicologia delle folle -31

Quanto sopra fa parte dell'introduzione di Piero Melograni al libro di
Gustave Le Bon Psicologia delle folle (editore Longanesi & C, 1980 Club degli editori). Un libro scritto nel 1895 per dimostrare la irrazionalità degli esseri umani quando si aggregano, quando cioè sono folla. Il primo studio scientifico sull'opinione pubblica devesi al rettore dell'università fascista di Perugia Paolo Orano e alla sua scuola di giornalismo fin dal 1928, proseguito e approfondito dal suo assistente, Federico Augusto Perini-Bembo, che in seno alla libera Cattedra di Storia del Giornalismo all'università La Sapienza di Roma suddivise gli aggregati umani in folla e pubblico e questo in oggettivo (condizioni naturali), soggettivo (partecipazione volontaria), virtuale (non consapevole). Aggregati umani che esprimono delle opinioni, durature nel pubblico, momentanee nella folla. Opinioni che tendono ad aggregarsi come la limatura sul ferro intorno ad un leader, per imitazione e suggestione. Gli ultimi studi della neuroscienza affermano che i nostri neuroni mandano e ricevono in continuazione messaggi ai/dai neuroni di chi ci è vicino adeguando reciprocamente l'effetto del messaggio scambiato. E' la spiegazione della suggestione ed imitazione che ci accompagna inconsapevolmente nell'arco della vita generando, tra l'altro, le cosiddette opinioni (vedasi la formula nell'opinione dei pubblici, puntata del giorno 8 ottobre). Di seguito riportiamo, per un raffronto storico, l'indicazione di Le Bon:

cazione      (fine  del breve corso di filosofia dell'opinione pubblica -31)

giovedì 21 novembre 2013

Aggregazione, imitazione ed apparenza -30

Se l'aggregazione è una costante (K) umana (vedasi Annemarie De Wal Malefijt), in seno ai gruppi emerge un'altra costante (K): una figura di riferimento (profeta, leader, capo, ecc.) a seconda dei gruppi (che demodoxalogicamente definiamo pubblici) religiosi, politici, aziendali, amicali, culturali, ecc. 
Come sinora visto ogni pubblico oltre al leader di riferimento ha un'opinione di gruppo che non è la somma delle opinioni degli appartenenti a quel pubblico ma una unicità di pensiero ed azione che si aggrega intorno alla figura di riferimento, che potrebbe anche essere virtuale come nel caso del giornale preferito, del libro più volte riletto, della trasmissione radiotelevisiva, ecc.  Ecco perchè con la inde intervistiamo il leader (vedasi la puntata di ieri).
L'aggregazione avviene per imitazione, il più delle volte inconscia come illustrato da Federico Augusto Perini-Bembo al secondo convegno nazionale di demodoxalogia nel 1954 in atti alla XLV Riunione della Sips-Società Italiana per il Progresso delle Scienze:
Secondo Perini-Bembo l'aspetto dominante della pluralità umana è l'essere sociale e come tale mira ad apparire; anche se in contrasto:
Sostanzialmente gli stessi concetti ha espresso Johann Wolfgang Goethe ne I dolori del giovane Werther (Newton Compton editori):

 Prima di passare alla distinzione tra folla e pubblico il maestro della demodoxalogia precisava:

(continua -30)

mercoledì 20 novembre 2013

Il leader -29

Quanto sopra è tratto dalla terza edizione (dicembre 2004) di  Dispense di storia e tecnica del giornalismo di Domenico Fiordelisi, docente alla Sersi Universitat (Svizzera) negli anni '80 dello scorso secolo. Per quanto concerne la concezione di leader demodoxalogico e la differenza con gli usuali sondaggi campionari  leggiamo:
(continua -29)

martedì 19 novembre 2013

Le costanti K -28


La pubblicazione sull'emigrazione  (edita nel gennaio 1987 per iniziativa della Sidd, Società italiana di demodoxalogia) parte dalle riflessioni di Annemarie De Wal Malefijt.
Il bisogno di sussistenza consiste nell'assicurarsi la sopravvivenza attraverso il cibo, il riparo dalle intemperie del clima e dei disastri ambientali, la difesa dalle incursioni moleste degli animali o degli umani.
Il bisogno di aggregazione, basato sul vero e proprio scambio, consiste nell'accoppiamento con i propri simili per meglio crescere e difendersi (tramite la comunità) assicurandosi, inoltre, i discendenti.
Col terzo bisogno, la conoscenza, soddisfatti i primi due, si allunga lo sguardo e la conquista oltre il confine del sapere e dell'ambiente inventando miti e soluzioni per rispondere alla richiesta (bisogno) di una sempre maggiore conoscenza, espansione e potere personale e collettivo.
Bisogni che generano aspettative, comportamenti, valori e - in definitiva - gli stereotipi.
Stereotipi che, ovviamente, evolvono nel corso dei decenni (vedasi la puntata sul dejà vecu) a causa del progresso scientifico-tecnico e/o culturale-ideologico ma che, pur sempre, traggono elemento dai tre bisogni fondamentali sopra citati che sono immutabili poiché "assoluti" (secondo la puntata di ieri su Toddi) cioè costanti (K) universali, essendo basilari in quanto in comune con il regno animale.
Stereotipi che, nell'odierna epoca del digitale, evolvono in modo esponenziale mentre in passato la società aveva tutto il tempo a sua disposizione per assimilare il mutamento adeguandovisi. Stereotipi che, nel percorso del tempo virtuale dal passato al futuro (segmenti del presente: puntata del 23 agosto), non sono altro che il nostro vissuto proiettato nel tempo e nello spazio, quindi nell'ambiente naturale e culturale.
(continua -28)

lunedì 18 novembre 2013

Valori assoluti e relativi -27


Nella prefazione del libro di Toddi (il conte Pietro Silvio Rivetta di Solonghello) Il benessere integrale, edito da De Carlo nel 1946, leggiamo quanto segue:
La riflessione di Toddi (che abbiamo conosciuto e del quale siamo stati allievi nel suo ultimo anno di vita) la facemmo nostra nel volantino dell'annuncio del IX convegno nazionale di demodoxalogia sul tema "Uno sguardo al futuro: gli effetti della globalizzazione".
La filosofia dell'opinione pubblica, a nostro avviso, ruota intorno allo spostamento dei valori (conseguenza delle mutate condizioni della società) che, pur sempre, nella loro essenza rimangono ancorati agli stereotipi (comportamenti sociali) generati dalle vecchie concezioni: cioè dai pregiudizi.
Come demodoxaloghi ci asteniamo dal dare giudizi di valore, rileviamo solo le tendenze in atto nel cammino della società e quindi delle opinioni pubbliche che, in ultima analisi come sosteneva Nando Mazzei (Ferdinando), al 2^ convegno nazionale di demodoxalogia (Napoli 16-20 ottobre 1954), ruotano intorno ad avvenimenti e protagonisti che in definitiva fanno la storia.
Opinioni pubbliche che si rilevano attraverso le effemeridi (attestazioni del giorno) ricavabili dagli strumenti della comunicazione: tv, radio, giornali, libri, dibattiti, manifesti, ecc. in quanto informatori e al contempo formatori dell'opinione pubblica, con particolare riguardo al concetto (demodoxalogico) di leader (non necessariamente una persona, come vedremo).
Compito del demodoxalogo è quello di separare, nella raccolta ed interpretazione delle effemeridi, l'essenziale dal secondario.
(continua -27)

sabato 16 novembre 2013

Un partito per Alfano e Casini

Il prossimo anno avremo le elezioni per il Parlamento europeo e parecchi rinnovi dei consigli comunali italiani, nelle ultime 48 ore abbiamo assistito a due manovre di preparazione per tali eventi: la separazione del gruppo di Angelino Alfano dal nuovo corso di Silvio Berlusconi  e quella dei popolari di Pier Ferdinando Casini dal gruppo parlamentare che si riconosce intorno a Mario Monti.
Per avere qualche parlamentare in Europa occorreranno delle percentuali abbastanza alte di consensi perché lo sbarramento del quorum non consentirà l'accesso alle formazioni minori; essendo entrambi di centro destra i due gruppi dei parlamentari scissionisti e le conseguenti annunciate formazioni politiche non è solo ipotesi immaginare che Alfano e Casini, in vista delle elezioni e prima della prossima primavera, unirebbero le forze ripartendosi uno la presidenza e l'altro la segreteria del partito (se già non abbiano stipulato un accordo sottobanco). Del resto la strada è obbligata dal tipo di legge elettorale per l'Europa e per la tendenza italiana al monocameratismo (riduzione dei parlamentari) e bipartitismo.
La nuova formazione politica (di centrodestra) sarà a fianco del presidente del consiglio Enrico Letta e fermamente europeista mentre la nuova Forza Italia di Berlusconi accentuerà la vocazione antieuropeista, antigovernativa e populista in concorrenza con Beppe Grillo.
Sarà l'occasione per fare chiarezza nel panorama politico italiano, anche in conseguenza di quello che avverrà all'interno del Partito Democratico con la svolta impressa da Matteo Renzi.

venerdì 15 novembre 2013

Offresi lolite

Nel giugno del 2003 si svolse a Roccasecca dei Volsci (Latina), allora retta dal sindaco Alessandro La Noce, il IX convegno nazionale di Demodoxalogia. Nella relazione di apertura dell'assise, fra l'altro, sostenemmo - a proposito della teoria di David Hume - che i fatti che accadranno vanno messi in relazione (anzi sono una conseguenza) del presente. Riportiamo uno stralcio della relazione:
Noi non ci meravigliamo se la tv e i giornali ci raccontano, nei minimi particolari, la tendenza di molte ragazzine minorenni di prostituirsi per una ricarica del telefonino, borse firmate o altro (addirittura con la genitrice consenziente). L'avevamo anticipato:
"Il contatto con il mondo [...] è dato dalla tv che mostra ciò che avviene [...] per cui è imperativo seguire i capricci della moda per essere alla pari, consentendo al soggetto di apparire confrontandosi con i modelli televisivi: dalla scollatura all'orologio, dalla borsa ai nuovi idoli, ecc.
Dato che essere alla moda e apparire costa, il denaro diventa un valore preminente in quanto permette di avere tutto e subito. E pur di averne a sufficienza si è disposti ad essere tolleranti con se stessi e gli altri ....."
Di tolleranza in tolleranza si aggiornano le leggi al mutato costume sociale (depenalizzazione dei reati, diritto all'amnistia, derubricazione, evasione contributiva, lavoro nero .....) sino alla pratica della prostituzione minorile (ben più diffusa di quanto appare).
Il IX convegno dei demodoxaloghi (dieci anni orsono) fu snobbato dagli illustri accademici della sociologia che oggi pontificano sulle cause, i rimedi e i nuovi valori della società.

giovedì 14 novembre 2013

Dejà Vecu -26


Nella puntata n. 25 abbiamo evidenziato la differenza tra pubblico e folla, essa è importante perchè i comportamenti e i tempi dei due agglomerati umani sono differenti. Mentre un pubblico può formarsi ed assumere i suoi connotati nell'arco di tempo dei rinnovatori o futuristi (puntata n. 22) la folla si manifesta solo nel periodo moderno e maggiormente nel post-moderno. Questo perchè la folla agisce in base ad una suggestione (emozione) temporanea ove le circostanze modali esigono il nesso spaziale, cioè il contatto fisico (visivo ed uditivo) tra le persone partecipanti; inoltre una folla risponde instintivamente agli stereotipi dell'epoca e del territorio: ai luoghi comuni, all'istinto predatorio, ai bisogni primari veri o indotti, al fascino dell'eloquenza, all'immaginario. Il pubblico si forma lentamente ma una volta raggiunto lo standard di appartenenza a quel pubblico è stabile e muta opinione solo in presenza di eventi eccezionali dipendenti dalla maturità del soggetto o attinenti al leader del gruppo, per aderire (anche inconsapevolmente) a quel pubblico occorre una lenta assimilazione dei messaggi e degli stereotipi di cui è portatore quel determinato gruppo umano demodoxalogicamente definito pubblico (oggettivo, soggettivo, virtuale o complesso).
Dato che, complessivamente, i tempi di evoluzione tra un luogo (o epoca storica) e il successivo o limitrofo dipendono dallo sviluppo delle idee e della tecnica (vedasi la spiegazione del grafico in alto nella puntata n.8) e che a fronte del progresso scientifico vi sono sempre popoli o (in seno agli stati) pubblici più avvertiti degli altri (come il progresso tecnico-scientifico degli Usa avanti di decenni rispetto all'Europa o la percezione nel 1820 dell'antischiavismo nel Nord America rispetto al Sud), si sviluppano sempre pubblici innovatori o futuristi destinati a trainare la società. Codesti pubblici sono l'oggetto dell'indagine demodoxalogica sui trend del Paese o processo in corso in quanto rappresentano la punta dell'iceberg e quindi sono i segnalatori del futuro che verrà, il dejà vecu di Franco Rizzo (puntata n.1) che così sintetizziamo dal suo libro Consenso ed istituzioni (edizioni scientifiche italiane, Napoli 1981):
"In che misura e fino a quando l'antico conviverà con il nuovo? Quale sarà la resistenza della tradizione [...] Dobbiamo in qualche modo avvicinarci al mondo di domani, che avanza tanto rapidamente da consentirci di riconoscerlo già in molte delle cose che fanno parte del nostro quotidiano; tanto che, osservandole,  soffriamo già una sensazione di malessere connessa al non conosciuto. E c'è da aggiungere che questo non conosciuto, che, appunto, stiamo già vivendo, ci appare, a volte, come un dejà veçu [...] Un'epoca di transizione pone un problema metodologico [...] E' necessario sondare una realtà complessa e contraddittoria [...]".
Nella prossime puntate affronteremo il metodo demodoxalogico.
(continua -26)