mercoledì 20 ottobre 2010

Colpire Berlusconi

Le notizie che ogni giorno ci arrivano dalla stampa e dalla radiotelevisione pubblica e privata invece di aiutarci a capire contribuiscono a confonderci le idee o, peggio, a creare opinioni di parte falsate da informazioni incomplete o distorte. In una parola ad incentivare stereotipi (conservare nel tempo atteggiamenti ed idee assimilate), che in pratica altro non sono che pregiudizi (opinioni che si hanno senza conoscere tutti gli aspetti dell'argomento in oggetto).  Assimilando quella parte di realtà che ci è stata presentata nel modo più convincente, per fattori estetici, mediatici, autorevoli, ecc., riteniamo di essere nel giusto e pertanto di poterci posizionare contro o in favore di questo o quello.
A volte basta una stupidaggine per convincerci, purchè sia detta bene da un personaggio autorevolmente referenziato o divulgata da uno strumento, cartaceo o radiotelevisivo, destinato a fare opinione. Anche nelle cose più semplici. Per esempio nell'evento di Avetrana ove è stata uccisa la povera Sarah (l'unico dato sinora certo) un esperto del linguaggio del corpo, che da oltre un decennio addestra la polizia e fornisce perizie agli inquirenti, ha sostenuto che l'assassino (nelle sue diverse dichiarazioni) era chiaramente individuabile come mentitore attraverso alcuni gesti corporali: l'inclinazione di una spalla, il movimento di un braccio, e così via. Perbacco, siamo in buone mani se l'atteggiamento del corpo è sufficiente a condurre in porto le indagini! Applicando lo stesso metro di giudizio possiamo dire che molti conduttori televisivi o meteorologhi mentono in diretta. Oppure che l'inclinazione della spalla derivi dalla sedia scomoda o da un'artrite, così come il gesto della mano allontani un'insetto o combatta un prurito.
E così, basandoci su quello che apprendiamo, migliaia di persone si appagano dei pregiudizi rifiutando ulteriori confronti, certi nel vero. Ecco allora l'accanimento, per esempio, contro  Silvio Berlusconi qualsiasi evento lo circondi o la sua idiosincrasia per la magistratura politicizzata. Pregiudizi che portano gli esaltati a lanciagli contro statuette o incitamenti a distruggerlo.
Il servizio televisivo di Reporter è un bell'esempio di pregiudizi: il clan di Berlusconi ha accusato di falsità la trasmissione prima ancora di vederla, i nemici del premier hanno giudicato l'inchiesta come una prova delle sue nefandezze. Berlusconi è stato ed è un'imprenditore e come tale svolge la sua attività, c'è da fare un affare nelle Isole Cayman? Perchè dovrebbe tirarsi indietro, forse gli altri parlamentari non seguitano a fare i loro affari (professionali o occasionali)? Che poi si avvalga di società off shore o cerchi di aggirare il fisco è prassi nelle attività commerciali, persino la massaia non chiede lo scontrino fiscale per non aggiungervi la quota dell'l'iva. Se Berlusconi avesse detto: metto i miei soldi e rilevo l'azienda di Pomigliano per iniziare a produrre auto, i nemici gli avrebbero ugualmente rinfacciato la mossa in quanto incompatibile con la carica di presidente del Consiglio dei Ministri? Se l'affare è pulito e pubblico non c'è nulla di male. Diverso sarebbe il caso, per pura ipotesi, se l'investimento alle Cayman lo avesse fatto Massimo D'Alema che non è e non è mai stato un imprenditore, anzi che non ha mai lavorato in quanto ha fatto solo il politico, oltretutto da figlio di politico. Come mai, avremmo potuto chiedergli, proprio ora ti getti negli affari e perchè nei paradisi fiscali?
Diverso è l'esempio che il premier dà al Paese: servirsi di passaggi monetari non conformi alle regole imposte agli altri italiani e, oltretutto, in compagnia con personaggi chiacchierati. Una cosa è Berlusconi imprenditore, un'altra la carica istituzionale più importante, visibile e di esempio, dopo quella del Presidente della Repubblica.