giovedì 15 marzo 2012

Coincidenze?

Nella trasmissione dello scorso lunedì 12 di Voyager su Rai 2, fra l'altro, è stato sollevato il problema delle coincidenze ipotizzandolo come un disegno collegato a quell'ambiente più vasto dell'Universo ove tutto si integra, trasforma ed incide sugli altri tasselli. In sostanza le coincidenze non sono altro che la realtà della vita ed il motore del continuum (il perenne moto del procedere). Le coincidenze non sono dovute al caso ma generate da un evento precedente, su questo tema nel corso online gratuito di demodoxalogia su www.opinionepubblica.com abbiamo chiarito la posizione dei demodoxaloghi della libera accademia Sidd, traendo lo spunto dal pensatore scozzese David Hume (1711-1776) autore del Trattato sulla natura umana ove ha chiarito la dottrina della causalità e della credenza (A è causa di B se .....). Un altro autore di cui ci siamo avvalsi è Toddi (Geometria della realtà ed inesistenza della morte, De Carlo editore 1947) con la sua distinzione tra l'apparente ed il reale; due parametri non in contrasto ma assai spesso confondibili stante l'umana natura che privilegia l'apparenza (il momento) ma non la serie di avvenimenti.
Per i demodoxaloghi gli eventi (astrofisici, naturali ed umani) sono collegati tra loro e con l'ambiente, intendendo per ambiente il rapporto tra popolazione, territorio e risorse umane e naturali entro un perenne ciclo ove mutano gli aspetti (l'apparenza) ma non le finalità (la realtà). Le illustrazioni sono tratte dagli atti del VIII Convegno nazionale di demodoxalogia, Mira (Ve) 13 maggio 2000 (Scienza, società ed opinione pubblica).