lunedì 17 dicembre 2012

La politica impazzita

Il 5 dicembre, nel post Il nodo è la legge elettorale, abbiamo sostenuto che Luca Cordero di Montezemolo non avrebbe fatto in tempo a presentare la sua lista. Infatti per concorrere alle elezioni occorre presentare la lista dei candidati corredata dalle prescritte centomila sottoscrizioni di migliaia di elettori davanti ad un notaio o pubblico ufficiale (comunale), ed è molto difficile in poco tempo convogliare i cittadini ad un tavolo per firmare; solo i movimenti strutturati sul territorio con delle sedi o i grandi partiti sono in grado di farlo. Figuriamoci i movimenti politici appena sorti! Per assurdo la legge elettorale prevede per i partiti uscenti dal parlamento modalità diverse, ampiamente favorevoli nella raccolta e presentazione delle firme. Normalmente (come è noto anche per il caso del presidente della regione Lombardia Roberto Formigoni) anche i partiti tradizionali incontrano delle difficoltà e molte firme risultano false o apposte all'insaputa della persona; cosa hanno allora controllato i notai o i pubblici ufficiali?
Martedì scorso abbiamo ribadito la nostra convinzione - anche in vista del voto anticipato a febbraio e delle decine e decine di movimenti politici sorti in questi ultimi tempi - e trentasei ore dopo il ministro degli Interni Anna Maria Cancellieri ha annunciato un decreto che riduce del 50% le firme necessarie.
La mossa, capolavoro di strategia politica (alla faccia del tecnico Mario Monti) è consistita nel cogliere l'occasione per andare subito al voto anticipato spiazzando i partiti e facendo impazzire la politica. Lo avevamo suggerito col post del 31 ottobre dal pregnante titolo: Alle urne subito! 
Il cav. Silvio Berlusconi coi suoi show è stato un capolavoro di alta strategia politica (incomprensibile ai comuni mortali): dopo aver appoggiato per tredici mesi,  con più di 40 voti di fiducia, il governo Monti ha annunciato di togliere la fiducia al governo per ..... poterlo candidare nuovamente a palazzo Chigi: il massimo dell'incoerenza o della strategia!
Beppe Grillo ha fatto di peggio: ha espulso due consiglieri, eletti dai cittadini, che chiedevano (udite, udite!) trasparenza e democrazia in seno al movimento, cioè le stesse cose per le quali Grillo dice di battersi: a meno che non valgano solo per gli altri. La politica è impazzita e con lei tutti i pupazzetti che agiscono sulla scena.
Intanto, secondo l'Ocse nel 2014 la disoccupazione aumenterà del 50% mentre gli ultimi dati del Tesoro italiano ci dicono che il debito pubblico ha superato i duemila miliardi. Tra i politici ci sarà qualcuno non impazzito che si preoccupa di questo?