venerdì 1 febbraio 2013

Un mondo di bufale

Il sociologo tedesco Max Weber (1864-1920) sosteneva che l'attività umana può considerarsi come un'attività economica in quanto è finalizzata ad un lavoro in grado di produrre il benessere sociale. Partendo da tale assunto possiamo dire che la comunicazione sociale, essendo il veicolo che mette in rapporto fra loro i soggetti della società, è una comunicazione falsata in partenza in quanto basata su uno scambio tra venditore ed acquirente, ove chi offre magnifica i suoi prodotti o servizi o ideologia per convincere l'altro sulla bontà del prodotto da acquistare, oppure sull'ideologia da abbracciare o votare. E' come la storiella del consumatore che chiede all'oste se è buono il vino che vende. Del resto una certa Eva ricorse alla sua capacità persuasiva per convincere il convivente Adamo a cogliere il saporoso frutto proibito, fu il primo caso di comunicazione fraudolenta.
Da allora, e per tutto il cammino dell'umanità, racconti, dotte spiegazioni, ipotesi e allucinazioni hanno imperversato mescolando notizie vere con parti di fantasia per i più svariati fini: dalla mitomania al calcolo elettorale, dall'autogratificazione alla conservazione del potere, dal raggiungimento di uno scopo ad una esternazione momentanea, e così via. Alle tradizionali forme di comunicazione (orali, scritte, televisive) si è aggiunta la rete mediatica di internet che ha reso più difficile separare il vero dal falso e dal probabile. Questo perché tutti possono accedere a internet e divulgare qualsiasi cosa intendono dire, anche coloro che non si sforzano di ragionare ma ripetono cose sentite ma non verificate; inoltre mentre l'oratore, il giornale o la tv hanno uno o più personaggi fisici cui attribuire la paternità della comunicazione, con internet, spesso, non si conoscono i proprietari dei blog o sono personaggi del tutto sconosciuti: con incognita professione, collocazione sociale e produzione letteraria o scientifica. Impossibile risalire alla fonte!
Dopo oltre trent'anni, e grazie ad una esternazione dell'ex presidente della repubblica Francesco Cossiga, sappiamo che nel cielo di Ustica ci fu una battaglia aerea, coperta da ommiss, segreti di stato, trafugamento di prove, per salvare gli alti ufficiali dell'aereonautica e dei servizi segreti che spargevano in giro la bufala della bomba a bordo o del cedimento della struttura del velivolo colpito invece dal missile sparato dai francesi.
Recentemente gli amanti della navigazione su internet hanno trovato delle notizie che, se vere, farebbero cambiare la cronaca di alcuni famosi casi, tuttora irrisolti:
Emanuela Orlandi sarebbe la figlia, in questo caso adulterina, di papa Wojtyla, ancora viva ma sotto falso nome; lo sostengono lo scrittore portoghese Louis Miguel Rocha e la fotografa italiana Roberta Hildago.
Il sequestro e l'uccisione dello statista Aldo Moro fu gestito e rivendicato dalla brigate rosse ma preparato da uomini dei servizi segreti che pianificarono il rapimento e la gestione.
Per chi ne volesse sapere di più rimandiamo a http://www.lagiustainformazione2.it (Aldo Moro/Gabriella Carlizzi/Paolo Franceschetti), al settimanale L'Altra Repubblica del 1994, a http://www.blitzquotidiano.it/opinioni/nicotri/emanuela/orlandi oltre  http://www.leggo.it/news/mondo/emanuela-orlandi (Rocha,Wojtyla,Orlandi).
Ma, sulla scorta di quanto diceva Weber, senza "etica economica" non c'è un freno alla capacità umana nel realizzarsi economicamente, quindi si divulgano bufale per vendere libri o mettersi in mostra. Per i demodoxaloghi la comunicazione va intesa come l'opinione di chi la emette, poiché nessuno può avere la certezza e nessuno vuole rimanere nel dubbio.