Nella foga di dare addosso a Silvio Berlusconi il risultato referendario è strombazzato dalla sinistra come una vittoria del fronte di coloro che hanno voluto dare un'altro segnale al premier con l'indicazione di mandarlo a casa. Nulla di più sbagliato, gli antiberlusconiani non hanno vinto e il politico più amato dagli italiani è proprio lui, Silvio Berlusconi. Basta fare quattro conti:
Mediamente l'affluenza alle urne sui quattro quesiti è stata del 57,00%
Se da tale cifra togliamo il 2 % dei voti espressi all'estero rimane un'affluenza del 55 %
Mediamente i "si" sono stati il 94,00 %, quindi i "no" sono il 6 %
Se togliamo il 6 % dei voti "no" (quindi berlusconiani) dall'affluenza alle urne rimangono solo un 49 % di "si", quindi un quorum che non si sarebbe raggiunto senza l'apporto degli elettori di destra che si sono recati alle urne per votare "no". Senza contare i voti liberi di Alemanno, Polverini, Maroni, Zaia e molti altri. Pertanto Berlusconi ha ancora il 51% degli elettori dalla sua parte e può, giustamente, dichiararsi come il politico più amato che, forte dei consensi del popolo e dei sondaggi, può fare a meno di presentarsi dai giudici quando convocato e togliersi anche il fastidio delle intercettazioni e delle indagini a suo carico. E' il popolo che lo osanna ed è il popolo che detta legge (tramite il condottiero da lui osannato).
Satira o analisi politica?
Satira o analisi politica?