L'on. Laura Ravetto, sottosegretaria nel governo di Silvio Berlusconi nell'intento di sostenere e magnificare il governo e difendere "dagli attacchi dell'antipolitica" le prebende dei parlamentari, ha sostanzialmente affermato:
- se si farebbe un governo di salute pubblica, con l'appoggio di tutte le formazioni politiche, oppure si andasse ad elezioni anticipate sarebbe un segno di instabilità politica e quindi un cattivo segnale per gli operatori economici esteri, aggravando la situazione economica del Paese.
- i parlamentari del pubblico impiego una volta che non saranno più rieletti potranno rientrare nell'apparato statale e quindi non si troveranno nella lista dei disoccupati ma per i liberi professionisti (avvocati, ingegneri, ecc.) e i dipendenti e manager provenienti dall'impiego privato sarà difficile trovare un'adeguata sistemazione nel settore privato, logica per cui nel corso del mandato parlamentare fanno bene a svolgere anche la loro professione ed a garantirsi un'equa pensione sin dalla fine del mandato.
E' sicura la fedele sottosegretaria berlusconiana che una svolta politica non sarebbe apprezzata dal contesto internazionale che la interpreterebbe come il primo passo verso quelle vere riforme che tutti si aspettano?
In un Paese ove tutti si mettono in gioco e fanno sacrifici perchè i parlamentari dovrebbero tirarsi fuori? Se si comincia a giustificare l'onorevole che pensa al suo futuro da ex, si giustificherà poi anche il parlamentare che intrallazza con gli affaristi per mettere da parte il ricavato di qualche bustarella per quando non sarà più il rappresentante nominato dal partito.
(Omnibus de la 7tv del 7 settembre)