La nuova legge elettorale che i partiti stanno preparando si presenta come una nuova porcata a tutto vantaggio di coloro che da decenni occupano il parlamento e le segreterie dei partiti.
Anzitutto con lo sbarramento del quorum per accedere alla distribuzione dei seggi: se, per esempio, in una circoscrizione elettorale la popolazione, nella sua maggioranza, vota per un personaggio perché costui verrà escluso con la scusa che il suo partito non ha raccolto sul piano nazionale il quorum fissato?
Ancora: perché non sono previste le preferenze per scegliere i candidati presentati dalla lista? All'elettore è consentita solo la scelta del simbolo del partito che, come aggravante, presenterà i "nominati" non per ordine alfabetico ma nell'ordine di gradimento (e quindi di seggio sicuro) alla gerontocrazia del partito.
Infine che significa il premio di maggioranza ad un partito minoritario? Meglio il ballottaggio tra i due partiti che raccolgono il maggior numero di voti, come nell'elezione del sindaco alle comunali.