giovedì 9 dicembre 2010

Tutto scorre

La relazione governativa sulla telematica, diffusa dal governo della Repubblica Federale Tedesca nell'aprile del 1984, sosteneva - riportammo su Sapere 2000 - che lo sviluppo ed il benessere della società dipendono "in maniera determinante dalla capacità di adeguarsi al costante cambiamento" e che l'innovazione portata dal computer avrebbe portato ad una rivoluzione paragonabile "a quella della macchina a vapore". Quale impatto - ci chiedemmo - avrà, tale trasformazione, sui comportamenti e sulla cultura? La risposta fu: diminuzione dell'orario di lavoro; aumento del tempo e delle spese per lo sport. Viaggi, istruzione e spettacolo contrassegneranno la società informatizzata; accanto a nuovi modi di concepire la famiglia, il proprio ruolo e quello dell'ambiente in cui si vive.
Nell'editoriale citammo Eraclito (con il suo "tutto scorre") e Toddi (che asseriva "non la materia si muove ma il suo mutare") per sostenere che l'avanzare nel cammino dell'umanità è come il gioco delle scatole cinesi: non si finisce mai di scoprire cubi sempre più piccoli ma geometricamente in proporzione alla misura del primo: mutano i colori.  Così come l'atomo che era la particella più piccola è superato dal sesto quark.
Un santone indiano, scrivemmo, sostiene che la forza di volontà di un certo numero di persone, se elevata alla decima potenza, ottiene i risultati voluti. Alcune coincidenze numeriche, note come "relazioni tra i grandi numeri" correlano il microcosmo subnucleare (la particella più piccola) all'intero cosmo. E' la rivincita della forza dei numeri che assoggetta a se la cultura scientifica e quella umanistica. "Quanto maggiore è il diametro della nostra scienza - ha detto Chalmer - tanto maggiore è la circonferenza della nostra ignoranza": un concetto spiegato attraverso una formula geometrica.
L'esperimento della rivista culturale edita da Angelo Ruggieri fu una buona base di partenza per stimolare riflessioni ed investigazioni che contribuirono a formare i demodoxaloghi e ad innovare la disciplina per aggiornarla al mutare della scienza, della società, della cultura e dei comportamenti. (6 ottobre 1984, in redazione Antonietta Casano, Flavio Ceneda, Giuliana Cipriani, Tullio Giannotti, Paola Mauti /5 continua)