A proposito del potere di coercizione sociale con il quale le religioni strumentalizzano i propri adepti, sul periodico mensile Verso la Luce, diretto dal demodoxalogo Roberto Canali, nel numero di settembre (anno IV) leggiamo:
"[...] le scritture di ogni confessione religiosa si basano sulla paura di morire e sulla destinazione dopo la morte, a seconda dei comportamenti in vita. La religione cattolica ha nei secoli ricattato i propri fedeli con l'ipotesi dell'esistenza di un Inferno, di un Paradiso e di un Purgatorio, il tutto copiato dalla commedia di Dante Alighieri. Ci volle il Pontefice Giovanni Paolo II per affermare delle banalità, cioè che queste dimensioni non esistono dell'Universo ma che rappresentano una costruzione mentale dell'uomo, spiegando che quando l'uomo, mentre vive e sta bene è come se stesse in paradiso, se invece sta male è come se stesse all'inferno. Ma detta costruzione mentale è proprio la Chiesa cattolica che l'ha registrata nei cervelli delle persone, unendola alla propria dottrina, e malgrado la puntualizzazione di Giovanni Paolo II i preti ancora continuano a ricattare i fedeli, fino al punto di affermare che più soldi essi danno alla parrocchia e più sono degni di meritare il Paradiso dopo la morte."
Ma, oltre alla paura dell'aldilà, il potere di coercizione della Chiesa cattolica, nei secoli e tuttora, si è basato sul controllo sociale della confessione, cresima, comunione, riti religiosi, benedizione pasquale delle case, matrimonio, diritto della Sacra Rota di scioglimento del matrimonio, sino al funerale: il completo arco della vita di una persona.
La fidelizzazione alla Chiesa ha creato un potere politico ed economico che si mantiene attraverso scuole di ogni ordine e grado destinate a preparare fedeli disciplinati e in grado, attraverso decine e decine di associazioni e enti collaterali, di gestire il potere nei vari paesi ove i cattolici sono presenti e influenti sulle istituzioni pubbliche. Salvo, ovviamente, quei pochi casi di vera solidarietà ed aiuto ai più deboli.
Domani: Anticipazione demodoxalogica.
Domani: Anticipazione demodoxalogica.