Sul post del 26 febbraio (L'era renziana) abbiamo sostenuto - a proposito dei mutamenti socioeconomici - che "i politici diventeranno tecnici amministrativi che armonizzeranno le istanze sociali con il progresso tecnologico" mentre in Lineamenti di sociologia dell'emigrazione (istituto bibliografico Napoleone, Roma gennaio 1987) riprendendo la tesi di Caroll Quigley scrivemmo:
Nella trasmissione Omnibus de La7 tv del 20 scorso il sociologo e saggista Luca Ricolfi, autore tra l'altro de Il sacco del Nord, saggio sulla giustizia territoriale, ha ribadito che un territorio perde gli stimoli alla crescita quando raggiunge un apice (teoria di Quigley) e che - a proposito dei programmi di Matteo Renzi - all'estero quando si insediano i governi hanno già un programma pronto, preparato da parlamentari che non discutono sulle cose da fare ma su come farle; cioè studiano più l'applicazione delle misure da prendere che l'elaborazione.
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Nella trasmissione Omnibus de La7 tv del 20 scorso il sociologo e saggista Luca Ricolfi, autore tra l'altro de Il sacco del Nord, saggio sulla giustizia territoriale, ha ribadito che un territorio perde gli stimoli alla crescita quando raggiunge un apice (teoria di Quigley) e che - a proposito dei programmi di Matteo Renzi - all'estero quando si insediano i governi hanno già un programma pronto, preparato da parlamentari che non discutono sulle cose da fare ma su come farle; cioè studiano più l'applicazione delle misure da prendere che l'elaborazione.