Che Silvio Berlusconi desideri candidarsi alle elezioni europee del prossimo maggio è un interesse legittimo, al pari di quello di Matteo Renzi di andare qualche volta a dormire nella casa messa a disposizione da un amico: quante volte lo abbiamo fatto anche noi i week end a casa di amici e parenti? L'unica differenza è che il contratto della casa non era a noi intestato, ma questi sono dettagli di poco conto. Così come lo sono per Berlusconi che, non essendo più senatore e cavaliere del lavoro ma un pregiudicato, non potrebbe candidarsi in seguito ad alcune norme di legge. Ma le leggi, così come si creano possono anche essere abrogate; è più che legittimo desiderarlo e chiederlo! Supponiamo che anche il mafioso Totò Riina aspiri ad ottenere la grazia dal Presidente della Repubblica.
Quindi gli interessi verso qualcosa sono legittimi ma, in quanto interessi personali, si scontrano con i molteplici interessi della collettività. E, come diceva Totò, è la somma che fa il totale, nel senso che prevalgono sempre gli interessi della maggioranza. Tant'è che Daniela Santanchè sta raccogliendo milioni di firme dal popolo di Forza Italia contro la vessatoria norma che ha messo fuori scena l'ex cavaliere e inferto un colpo mortale al movimento politico per ridimensionare il carisma del fondatore.
In buona fede ciascuno di noi è convinto di essere portatore di qualche legittimo interesse che giovi alla persona o alla famiglia, oppure al gruppo d'appartenenza. C'è anche qualcuno che non è in buona fede ma questi sono dettagli di poco conto!
Quindi gli interessi verso qualcosa sono legittimi ma, in quanto interessi personali, si scontrano con i molteplici interessi della collettività. E, come diceva Totò, è la somma che fa il totale, nel senso che prevalgono sempre gli interessi della maggioranza. Tant'è che Daniela Santanchè sta raccogliendo milioni di firme dal popolo di Forza Italia contro la vessatoria norma che ha messo fuori scena l'ex cavaliere e inferto un colpo mortale al movimento politico per ridimensionare il carisma del fondatore.
In buona fede ciascuno di noi è convinto di essere portatore di qualche legittimo interesse che giovi alla persona o alla famiglia, oppure al gruppo d'appartenenza. C'è anche qualcuno che non è in buona fede ma questi sono dettagli di poco conto!