venerdì 14 gennaio 2011

Attualità ed opinione pubblica

Con riferimento al post di ieri dobbiamo dire che già nel 1928 l'allora preside della facoltà di Scienze Politiche alla regia università di Perugia, Paolo Orano (scrittore, giornalista e senatore), evidenziò i nessi tra opinione pubblica e giornalismo. Dalla dispensa di Federico Augusto Perini-Bembo  Appunti di demodossalogia generale e principi di effemerocritica (edizioni dell'università internazionale Pro Deo), per l'anno accademico 1949-1950 della facoltà di Giornalismo, ricaviamo che: "Se l'opinione pubblica è strettamente legata al tempo, al momento per meglio dire nel quale si manifesta, è evidente che la fonte capace di rivelarla dev'essere contemporanea, più ancora anzi, se possibile, simultanea. Lasciò scritto l'Orano che: /Le pezze d'appoggio dello storico  sono i documenti del giorno; più si allontanano dal giorno dell'evento che è oggetto della ricostruzione istoriografica, più sono dubitosi. Quello che vale è la parola dei contemporanei, il racconto immediato, il documento quotidiano, insomma la materia giornalistica./"  Di conseguenza, secondo Perini-Bembo, è "importante assodare che è d'attualità tutto quanto è presente nell'opinione pubblica, e che allo spirito aderisce sia ciò che è nuovo, sia ciò che diviene nuovo". Una qualsiasi pluralità di individui [che la demodoxalogia distingue in pubblici e folla] tende ad assumere una fisionomia più precisa attraverso un processo, a volte rapido, a volte lento, "di reciproca influenza tra le varie pluralità e per l'azione incessante di cause endogene ed esogene, anche di carattere fisico, così che ogni pluralità può solo idealmente rimanere statica, effettivamente rinnovandosi e trasformandosi di continuo". Pertanto, oltre alla forza modificatrice dell'attualità (raccontata dai mass-media) i pubblici sono soggetti all'ambiente nel quale si trovano, concorrendo a quella costante ma incessante modifica di un presente nato dal passato e proteso verso il futuro, come divulga la scuola demodoxalogia della Sidd sussumendo i testi di ToddiBenoit B. Mandelbrot, David Hume,  Kurt Lewin, John Dewey  e altri autori.