lunedì 9 febbraio 2015

Sembrano paradossi

* In Veneto un benzinaio è intervenuto per difendere una commessa di una gioielleria aggredita da  tre rapinatori ed ha sparato con il suo fucile da caccia, uno dei malviventi è stato ferito e l'auto dei fuggitivi ha sbandato lasciandolo morto. La "giustizia" (con la g minuscola ma anche con il cuore e il cervello) ha incriminato il benzinaio "per eccesso di difesa" prevedendo il carcere. Per non eccedere cosa doveva fare il benzinaio? Andare dai delinquenti cercando di dissuaderli a parole?
Se la legge prevede il carcere per essere intervenuti in difesa della vittima è chiaramente una legge che va a favore dei malfattori ma le leggi le fanno i parlamentari, quindi il parlamento ha approvato una norma che favorisce i rapinatori? In tal caso la lobby dei malfattori è in maggioranza tra i parlamentari.
 
* E' inutile illudersi la politica è uno scambio di favori e chi la fa si muove per interessi personali o di gruppo: a volte legittimi, a volte palesemente illegittimi ed a volte di dubbia interpretazione.
Con la rottura del patto del Nazareno è emerso che Mediaset e la Rai (non si ha mai il coraggio di favorire un singolo caso ma si mescolano i consimili per fare fumo da dare in pasto all'opinione pubblica) avevano avuto uno sconto nel pagamento delle utenze dei canali e che la depenalizzazione del 3% sulle frodi fiscali (un favore a migliaia di grandi evasori) avrebbe consentito anche la depenalizzazione del reato che ha condannato Silvio Berlusconi ai servizi sociali riammettendolo con tutti gli onori in politica.
Quando si dice che la politica è scambio di favori e interessi!
 
* Il presidente del consiglio ha detto in tv che in carcere per evasione fiscale ci sono solo 89 persone, non ha specificato l'ammontare delle singole frodi e i nominativi. Una cosa è certa, chi compie frodi fiscali di una notevole consistenza trova sempre il modo di evadere la pena e l'abolizione del carcere a fronte di una sanzione economica è un incentivo a correre il rischio. Tanto poi paga l'azienda erogando minori utili agli azionisti, gli unici a rimetterci.

* I sindacati hanno minacciato lo sciopero se le maestranze del teatro della Scala fossero chiamate il primo maggio ad inaugurare l'Expo, il 1^ maggio è la festa del lavoro e non si lavora! Però a Roma a piazza san Giovanni il concerto c'è sempre stato e gli artisti non si sono certamente esibiti gratuitamente ma con il rimborso previsto per il volontariato.  Per l'inaugurazione dell'Expo è invece previsto il regolare compenso.