Nel corso online di demodoxalogia abbiamo evidenziato come "Sempre più scienziati sono convinti che la realtà non esiste [NdR: è difficile da raggiungere] in quanto è frutto delle interpretazioni. Se la realtà (oggetti ed avvenimenti) è interpretabile, per definire e interpretare i comportamenti derivanti dall'opinione di una pluralità di persone (l'opinione pubblica) occorre allora definire regole e procedure stabili, circoscrivendo fatti e personaggi".
Al IX Convegno nazionale di demodoxalogia (14 giugno 2003) specificammo: "Un evento sociale deve necessariamente avere un protagonista (il soggetto che compie l'azione) ed un convenuto (l'oggetto su cui ricade l'azione). Il soggetto protagonista (nel nostro caso il pubblico) va o verso o contro qualcosa (altrimenti non vi sarebbe l'azione formatrice dell'opinione pubblica), quindi va in direzione dell'oggetto dell'azione (il convenuto); l'evento è il nesso tra il protagonista (che potremmo anche chiamare il soggetto) che compie l'azione e il convenuto (l'oggetto ricevente). L'evento è un composto formato da tanti sotto-eventi formatisi per svariate motivazioni ma che li raggruppa tutti per la predominanza di modalità, bisogni e valori condivisi".
Nelle discussioni, come nell'analisi degli eventi, spesso non si localizza con esattezza il centro del problema spostando così le argomentazioni su eventi marginali che deviano dall'oggettività portando a risultati lontani dalla realtà. Questo avviene perché ciascuno vede le cose dal suo punto di vista, dalla sua cultura, dai suoi comportamenti e bisogni: cioè dalle regole sociali del suo gruppo (stereotipi).
Nella discussione tra un cuoco ed un chirurgo è diversa l'alfabetizzazione, gli interessi predominanti e le prospettive, se non si entra nella mentalità dell'altro non si riuscirà a trovare un punto d'intesa su come si cucina una determinata pietanza. Per calarsi nei panni dell'altro occorre prima circoscrivere i soggetti che intervengono nella discussione (protagonista e convenuto) e l'evento o argomento.
Di fronte ad una frana (evento) generalmente non si considera che essa è la conseguenza (il convenuto su cui cade l'azione) di un atto imputabile al dissesto del frattale interessato (il protagonista che ha causato dell'azione).
L'esatta individuazione dei tre parametri o soggetti sottoposti ad indagine contribuisce a circoscrivere la realtà che, spesso, si confonde con la percezione di un evento o argomento che si presentano fuorvianti.
Individuati i tre parametri possiamo passare ad altre rapide verifiche.
1- continua
Nelle discussioni, come nell'analisi degli eventi, spesso non si localizza con esattezza il centro del problema spostando così le argomentazioni su eventi marginali che deviano dall'oggettività portando a risultati lontani dalla realtà. Questo avviene perché ciascuno vede le cose dal suo punto di vista, dalla sua cultura, dai suoi comportamenti e bisogni: cioè dalle regole sociali del suo gruppo (stereotipi).
Nella discussione tra un cuoco ed un chirurgo è diversa l'alfabetizzazione, gli interessi predominanti e le prospettive, se non si entra nella mentalità dell'altro non si riuscirà a trovare un punto d'intesa su come si cucina una determinata pietanza. Per calarsi nei panni dell'altro occorre prima circoscrivere i soggetti che intervengono nella discussione (protagonista e convenuto) e l'evento o argomento.
Di fronte ad una frana (evento) generalmente non si considera che essa è la conseguenza (il convenuto su cui cade l'azione) di un atto imputabile al dissesto del frattale interessato (il protagonista che ha causato dell'azione).
L'esatta individuazione dei tre parametri o soggetti sottoposti ad indagine contribuisce a circoscrivere la realtà che, spesso, si confonde con la percezione di un evento o argomento che si presentano fuorvianti.
Individuati i tre parametri possiamo passare ad altre rapide verifiche.
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