Su Scienza e tecnica, anno LIX n. 313 dell'ottobre 1996 leggiamo "[...] Tra gli elementi della comunicazione indicati in uno studio del prof. Meazzini citiamo, tra i più importanti, l'emittente (colui che invia le informazioni), il destinatario (colui che le riceve), il canale mediante il quale le informazioni giungono, la codificazione/decodificazione delle informazioni ed il contesto in cui si verifica l'informazione. In questo quadro il mittente ed il ricevente a volte non sono sullo stesso piano: una cosa è la chiacchiera tra due massaie e il discorso fra due filosofi, un'altra la conversazione tra filosofo e massaia o un articolo tecnico-scientifico per un estraneo alla materia. Tra un fisico nucleare ed un contadino che ha visto la distruzione dei suoi raccolti saranno diversi anche gli interessi; il primo ricercherà le cause dell'inquinamento, il secondo a chi attribuire il danno. La banale frase *domani sarà una brutta giornata° può avere diverse interpretazioni: per lo studente sarà riferita all'annunciata interrogazione, per il postino alle previsioni meteorologiche, per l'operatore di borsa al mercato dei cambi".
E' più credibile un discorso del presidente (protagonista) di una banca agli azionisti o ai risparmiatori (convenuti) oppure una frase sfuggita durante una conversazione con un amico? Le assicurazioni di un ministro o le decisioni del suo partito?
Il protagonista compie l'azione, il convenuto ne subisce gli effetti.
Per esempio, in questi ultimi anni sono cambiati, rispetto all'immobilità del passato, molti direttori al Corriere della Sera, così come la testata dalla neutralità verso i governi sta diminuendo l'appoggio a Matteo Renzi. Lo si è capito meglio nel recente dibattito su Omnibusla7 al quale ha partecipato il direttore. In questi anni il giornale ha conosciuto vari scossoni interni tra gli azionisti-proprietari della testata, la svolta del quotidiano milanese non è che il riflesso dei cambiamenti avvenuti e tuttora in corso. Presidente e azionisti sono protagonisti mentre la testata è il convenuto che si adegua.
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