Un bimbo affidato dai genitori, all'estero per lavoro, ad una balia con gli occhi storti (strabica) crebbe con lo stesso difetto e solo dagli undici anni, dopo la ricongiunzione con i genitori, iniziò ad avere lo sguardo normale. E' un caso che ho constatato personalmente rafforzandomi nella convinzione della capacità d'assorbimento dell'imitazione da parte degli esseri viventi (compresi animali domestici). Un'imitazione spesso inconsapevole ma a volte necessaria come nel caso della crescita: i bimbi apprendono il linguaggio e l'ambiente in modo naturale, tanto che riusciamo a distinguere (dai toni della voce, il dialetto e le abitudini) la regione di provenienza.
Indico altri casi di imitazione-suggestione che mi hanno personalmente coinvolto:
Ormai giovanotto andai con i miei genitori in un affollato luogo di venerazione di una statua della madonna: ad un certo punto una voce gridò "gli occhi si muovono, c'è odore di rose", io non vidi e sentii nulla, i miei genitori solo il profumo delle rose (ma il luogo era in un parco pubblico).
In un cinemetto al centro di Roma, dopo la seconda guerra mondiale, ove proiettavano un film di guerra ad un certo punto dei giovanotti uscendo urlarono "al fuoco" mentre apparivano scene di fiamme ed esplosioni: nella sala rimanemmo meno di una decina tutti gli altri si accalcarono all'uscita senza chiedersi da che parte provenisse il presunto fuoco.
Al teatro Adriano di Roma fui incaricato di presentare la premieré ad invito di un film dello svedese Ingmar Bergman, avendo distribuito personalmente cento inviti ad amici, parenti e conoscenti fui accolto da un fragoroso applauso cui si unì (per imitazione) l'intero teatro; i critici cinematografici ed i politici (organizzatori della mattinata) non ebbero una uguale accoglienza.
Sconosciuto convenuto salii sul palco di un teatro a Berna per dire la mia: un amico fotografo presente all''importante convegno iniziò a scattare foto a ripetizione seguito per imitazione-suggestione da tutti i fotoreporter e operatori tv presenti. Eppure c'erano ministri e vari personaggi noti italo-svizzeri.
Mia suocera, che fu una concertista, nella sua nuova casa aveva una nicchia in una parete ove, ripeteva a chi veniva in visita, vi avrebbe collocato il suo pianoforte (quello della vecchia casa): il pianoforte non arrivò mai nella nuova casa ma parenti e amici, anche per anni dopo la sua morte, giuravano di ricordare il pianoforte nel vano: una suggestione legata alla professionalità dell'artista, alla ripetitività di quel che sarebbe stato, all'adeguato angolo per la sistemazione dello strumento.
Mia suocera, che fu una concertista, nella sua nuova casa aveva una nicchia in una parete ove, ripeteva a chi veniva in visita, vi avrebbe collocato il suo pianoforte (quello della vecchia casa): il pianoforte non arrivò mai nella nuova casa ma parenti e amici, anche per anni dopo la sua morte, giuravano di ricordare il pianoforte nel vano: una suggestione legata alla professionalità dell'artista, alla ripetitività di quel che sarebbe stato, all'adeguato angolo per la sistemazione dello strumento.
Sull'imitazione per suggestione basilari sono gli studi di Gabriel Tarde e Gustave Le Bon, un atteggiamento che è comune anche con gli animali domestici (le canizze, i branchi, ecc.) in quanto tutti gli esseri viventi apprendono dall'osservazione dell'ambiente, composto dal territorio-popolazione-risorse, le regole di quel frattale (porzione di territorio).
(5 - continua)
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