martedì 6 novembre 2012

I fenomeni sociali


Secondo John Dewy, filosofo e psicologo americano (1859-1852), gli sbocchi degli eventi collettivi sono dati da situazioni createsi da effetti che sono anche cause  "in quanto non accade nulla che non sia parte di una corrente continua di eventi". Per il padre della psicologia sociale Kurt Lewin (1890-1947) la vita sociale è "il risultato di forze all'interno di un più ampio contesto". Ma è con il filosofo e storico scozzese David Hume (1711-1776) che i demodoxaloghi fanno riferimento per interpretare la graduale trasformazione degli eventi sociali nel tempo e nello spazio. Secondo Hume, in A Treatise of Human Nature nella edizione del 1740, due eventi sono in relazione costante se uno è causa dell'altro quando si verificano entrambi, con l'avvertenza che un evento dovrà sempre precedere l'evento successivo se fra i due elementi c'è un legame; è la teoria dell'associazione abituale tra un fenomeno e l'altro. Nella puntata numero dieci abbiamo esposto il percorso dalla camera in affitto alla depenalizzazione dei reati come un continuum di eventi apparentemente slegati fra loro anche se conseguenti negli effetti sociali. Proviamo, ora, ad esprimere lo stesso concetto con ulteriori esempi tratti dal nostro corso online gratuito di demodoxalogia, sul blog www.opinionepubblica.com
"Proseguendo nella visione demodoxalogica dell'ambiente applichiamo il concetto di associazione abituale tra un fenomeno (evento) e l'altro [...]
La bonifica (A) della pianura Pontina, negli anni Trenta del Novecento nel Lazio,  ha influito sul clima meteorologico innalzando la temperatura (B) anche nell'ambiente circostante e sulle risorse alimentari con l'aumento della fertilità del terreno (C) ma anche sull'economia locale con la richiesta di insediamenti agricoli e commerciali nella pianura bonificata (D) e nei rapporti sociali fra popolazioni provenienti da varie zone d'Italia (E).
Una grandinata (A) che distrugge un particolare raccolto di una zona farà rincarare il prodotto sul mercato (B) scontentando massaie e consumatori (C), spingendo i lavoratori verso la richiesta di aumenti salariali e i contadini a sovvenzioni governative (D) innestando tensioni sociali (E). 
[...] L'insediamento di una nuova fabbrica (A)  in un ambiente ad economia sviluppata (alti redditi e consumi) produrrà (B) ricchezza (profitti all'azienda e salari ai dipendenti) spingendo verso ulteriori consumi che metteranno in moto altri insediamenti (C) industriali, commerciali e finanziari, richiamando manodopera (D) da altre zone.
In un ambiente sottosviluppato l'insediamento di una fabbrica (A) farà invece aumentare gli iscritti al collocamento al lavoro sviluppando (B) attese d'impiego (speranze) e aumento dell'illegalità in quanto l'azienda sarà vista come una fonte da cui trarre benefici anche con mezzi non leciti (racket, rapine, ecc.).  Dal che si deduce che gli incentivi economici nelle zone poco sviluppate dovranno far seguito ad un piano complesso e continuo di investimenti in cultura, sicurezza e diffusione di aziende integrate, non esempi isolati."
Gli esempi potrebbero proseguire applicando i parametri ambientali della viabilità (collegamenti ed accessi veloci), della popolazione (sufficiente numero di abitanti da coinvolgere negli auspicati consumi), della cultura locale (stereotipi e scuole pubbliche), ecc. Se si applicassero ai disegni di legge e alle decisioni economiche le valutazioni che scaturiscono dagli insegnamenti di Hume assisteremo a minori sperperi di risorse pubbliche con conseguente sviluppo economico e sociale.
(11 - continua)

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