giovedì 22 novembre 2012

Siamo fessi

Il popolo è credulone, un vecchio film con Walter Chiari (Walter Annichiarico) rende bene l'idea di quanto sosteniamo: in uno scompartimento ferroviario i viaggiatori discutevano a lungo sull'aspetto di un animale, nascosto sotto una coperta, dall'esotico nome "sarchiapone": un nome di fantasia per un qualcosa di inesistente. Nei primi anni dello scorso secolo negli Usa dei venditori itineranti vendevano sciroppi che curavano le malattie, la calvizie e quanto altro. Nell'ultimo dopoguerra, in Italia, il dentifricio "Durban's" ebbe un gran successo perchè creduto un prodotto inglese mentre invece era milanese. Quanto affermato dalle persone considerate autorevoli (insegnanti, ministri, rinomati professionisti, ecc.) è accettato per vero senza controllarne la vericidità: lo scrittore Ignazio Silone (Secondo Tranquilli) ha raccontato un episodio della sua fanciullezza quando, con il padre ancora vivente (morì quando Silone aveva dieci anni), vide in un circolo socialista le persone che leggevano l'Avanti! e chieste spiegazioni per un tale interesse si sentì rispondere: è il giornale che dice la verità! Nei primi anni del secolo scorso, con una stragrande maggioranza di analfabeti, era usuale attribuire ad un foglio di carta stampata la funzione di depositario della verità, così come oggi milioni di fedeli vedono ne La Bibbia o i Vangeli la risposta a tutte le loro domande. Con l'avvento della televisione la fiducia in quello che appare nel piccolo schermo ha preso il posto della carta stampata, in attesa che prendano il sopravvento i messaggi tramite internet. L'analfabetismo è quasi debellato ma la credulità verso i mezzi di comunicazione è rimasta alta.
La scorsa settimana si sono visti in tv gli effetti dei fumogeni lanciati dalla polizia verso i dimostranti: dalla facciata del palazzo del ministero della Giustizia si sono viste tre tracce di fumo dirigersi verso il pavimento della strada, così come la scia lasciata dagli aerei i fumogeni si diradavano (allargavano) in coda, cioè al termine della scia. Secondo le autorità di polizia non sono stati tre fumogeni ma uno solo (in quanto le forze dell'ordine non ne fanno un uso indiscriminato) che dalla strada è andato a sbattere contro il ministero rompendosi in tre pezzi. Giacchè c'erano potevano anche aggiungere che un quarto pezzo (quello trovato nel cortile interno del ministero) era entrato dalla finestra di una stanza ministeriale, uscito dalla porta, percorso il corridoio e svoltato a sinistra verso il cortile. Chissà, migliaia di persone vi avrebbero anche creduto!
Dato che siamo creduloni tutti se ne approfittano, l'essenziale è presentare l'evento o l'opinione o il candidato attraverso l'autorità dei mass-media. Abbiamo così visto in tv il comizio di presentazione di un avvocato miliardario (come lui stesso dice) che si candida come l'erede di Silvio Berlusconi alle primarie del PdL: una sala con tante bandiere e tanta gente, quindi un successone! Le bandiere davano l'idea di una folla di presenze nascondendo una parte della sala; il pubblico (in gran parte anziani) interrogato dal giornalista televisivo non sapeva bene perché fosse li e quale fosse il nome del candidato cui sottoscriveva la presentazione. Erano forse i soci di qualche circolo o case di riposo per anziani venuti in quanto allettati da una gita gratuita con relativo pranzo? E' un'illazione, un paradosso di chi non crede più neppure all'evidenza per non passare da fesso.
Senza menzionare il giallo dei documenti collegati al presunto rapimento-ricatto del cassiere-contabile di Berlusconi.

Domani: Il libro di poesie di Dora Drago