mercoledì 29 ottobre 2014

Il percorso sociale

Il mondo gira e il tempo passa ci ha mostrato fotograficamente Fabrizio Cimini. Al termine di un ciclo sociale, formatosi dal prevalere di nuove concezioni, modi di vivere e tecnologie, rimane un humus (vedasi il grafico di ieri) che, come ha dimostrato Antonella Liberati, funge da fermento per le innovazioni che caratterizzeranno il ciclo successivo. Innovazioni che saranno percepite e anticipate dai futuristi e successivamente considerate modernità dall'opinione pubblica generalizzata che le ingloberà negli stereotipi del tempo.
Come aveva sostenuto, nel '700, David Hume un evento (naturale o sociale) può dirsi generato da un precedente evento se avviene dopo, come conseguenza dell'humus fermentato dalla fine del ciclo (possiamo oggi dire in base al grafico della Liberati). Secondo Beltrand Russell viviamo in un mondo in continuo movimento, ove l'evoluzione segue una spirale: cambiano le forme e le motivazioni ma restano immutate le pulsazioni e le finalità.
Le istituzioni (intese come applicazioni di politiche) non potranno mai cambiare se non cambieranno prima la cultura imperante o il vivere sociale, così come l'economia muta in conseguenza dell'innovazione tecnica o di un diverso modo della società di percepire il mondo che gira e il tempo che passa. D'altro canto la tecnologia è l'applicazione delle novità scientifiche così come la società adegua gli stereotipi al mutare dell'economia.
Matteo Renzi ha saputo cogliere il successo grazie all'aspirazione dell'opinione pubblica desiderosa di un cambiamento in quanto stanca dei continui casi di tangentopoli e scarsa efficienza amministrativa; la Dc ha governato per anni raccogliendo i fermenti di un ceto medio in cerca di un assestamento; il Pc ha animato la sinistra sino alla caduta dei valori predicati e praticati dall'Urss. I successi o le nuove ideologie nascono dalle ceneri (obsolescenza) del vecchio ciclo. Un ciclo che non ha limiti di tempo ma che è individuabile dai fermenti (più o meno ampi o susseguenti) di quel variegato aggregato umano che compone la società.