Amanda Knox e Raffaele Sollecito sono stati scagionati per mancanza di prove dalla sentenza della Cassazione che ha accusato il pubblico ministero di clamorose mancanze e colpevoli omissioni nelle cinquantadue pagine della requisitoria.
Fin dai tempi di Renzo Tortora sono sorti dei dubbi sui comportamenti di alcuni P.M. che hanno fatto carriera in conseguenza di processi dati in pasto all'opinione pubblica ma condotti in modo approssimativo per non dire alla ricerca del colpevole ad ogni costo, con indagini affrettate e a senso unico. Colpevoli sbandierati sui giornali per vanità o per acquisire meriti e promozioni.
Nell'uno come nell'altro caso non si amministra così la giustizia, sono le inchieste giornalistiche che devono impressionare l'opinione pubblica non il comportamento dei servitori della giustizia. La sentenza della Corte di cassazione testimonia che qualcosa non funziona in quella che era la patria di Cesare Beccaria.