Nel 1986 su Inchiesta demodossalogica sul post-industriale scrivemmo: "E' la sinistra, oggi, a difendere la tradizione e ad ancorarsi alla situazione così come è, mentre la destra, con un giro di boa, cerca nell'innovazione la possibiltà di recuperare il perduto potere e prestigio. La situazione si riflette anche nei rapporti fra sindacati dei lavoratori ed imprenditoria. Lo scontro non è più tra la classe egemone e quella subalterna, ma fra chi è orientato al futuro e chi difende il passato. Questa distinzione non taglia in due la società ma si interseca all'interno delle stesse componenti classiche del mondo del lavoro. In seno agli imprenditori c'è chi vuole mantenere il potere conservando il passato e chi lo vuole mantenere attraverso l'innovazione, mentre tra i lavoratori c'è chi si oppone al cambiamento e chi cerca di ottenere il potere contrapponendo altri progetti a quelli elaborati dagli industriali. Pertanto nella società post-industriale lo scontro fra le classiche forze è più sfumato e c'è la possibilità di accordi di una parte con l'altra e di divisioni in seno allo stesso versante."
La disdetta della Fiat dall'appartenenza alla Confindustria (il sindacato delle imprese) e la Cgil fuori dagli accordi sindacali firmati dagli altri sindacati dei lavoratori sono il riflesso di un mutamento culturale che, tanto per fare un'altro esempio, lo si vide nel tentativo di Walter Veltroni quando fu alla guida del partito democratico e che lo si vede ancora oggi nelle varie tendenze in seno al partito. A proposito di riforma del lavoro, il sen.del Pd Pietro Ichino da oltre dieci anni teorizza addirittura di rivedere l'articolo 18 partendo dal presupposto che oggi i lavoratori sono divisi a metà: una categoria protetta (contratto a tempo indeterminato e cassa integrazione) e l'altrà metà non garantiti (contratto a tempo o fine progetto). Una vera e propria spaccatura della società e della classe lavoratrice!
I demodoxaloghi della Sidd hanno sempre teorizzato, riprendendo i concetti di Harold Taylor, già presidente del Sarah Lawrence College (1950) che "per comprendere il mondo moderno occorre avere una visione d'insieme che attraversi anche l'arte, la scienza, la letteratura, la storia, la filosofia e qualsiasi altra forma di conoscenza". Oltre a ciò abbiamo applicato la statistica per rilevare le tendenze in atto nella società, individuando nei picchi ripetitivi il segnale di un cambiamento. Constatazioni elementari accostabili anche alla meteorologia e ai disastri ecologici. Paolo Sottocorona ieri 23 su LA7 tv, a proposito delle disastrose alluvioni, ha detto che un evento può essere eccezionale se accade una volta ma se si ripete (nei vari anni successivi come a Genova e in Sicilia) non è più eccezionale ma rientra nella norma, per cui diventa prevedibile. Il ragionamento demodoxalogico rilevabile dalla statistica!