Mentre molti politici ed economisti si chiedono quali saranno le misure che il nuovo premier Mario Monti affronterà per combattere la crisi economica, in quanto ancora non esposte agli italiani ma solo a Angela Merkel e Nicolas Sarkosy, tutti i sondaggi nazionali danno un consenso bulgaro (cioè plebiscitario), con valori superiori al 70%, nell'esprimere la fiducia a Monti. Come è possibile una tale fiducia degli italiani, che neppure Silvio Berlusconi ha avuto come presidente del Consiglio, verso una persona di cui si sa poco o nulla (rispetto alle telenovelle di Berlusconi) e - soprattutto - non si conosce il programma che attuerà (salvo generici accenni)? E se tra qualche mese i provvedimenti che il governo prenderà non riuscissero nell'intento auspicato? Il fatto è che il popolo, specie nei momenti di crisi economica e sociale, spera nell'arrivo di un salvatore che non faccia parte della solita cerchia di politici. Un uomo nuovo che con la bacchetta magica risolva i problemi, così come auspicò con l'entrata di Berlusconi in politica, dopo la crisi dei partiti coseguente a tangentopoli.
Dopo i dissesti il popolo si affida sempre al nuovo caricandolo di capacità salvifiche, anche se solo supposte. In passato le attese della popolazione si sono riversate su personaggi divenuti poi dei veri e propri dittatori che, specie nei primi anni, hanno governato con larghi consensi della volontà popolare, in Italia come in Germania, Spagna, Romania, Libia, Egitto, ecc. L'occupazione incruenta del potere è sempre preceduta dal Paese in sofferenza, il disagio è l'evento che precede ed è concomitante (vedasi la teoria di David Hume) con l'arrivo del salvatore; ciò vale anche per le nuove teorie religiose in quanto fanno presa tra la gente in sofferenza psicologica o materiale.
Il popolo, in quanto agglomerato di persone, si suggestiona vicendevolmente credendo di vedere o capire anche quello che non esiste. Per cui esprime giudizi senza sapere ma in base a informazioni divulgate ad arte o situazioni create per indurlo a pensare secondo quanto stabilito dai poteri forti (banche, assicurazioni, multinazionali, stati esteri, ecc.) attraverso i massmedia.
Domani: I fondamentali della politica
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