Così come non tutti percepiscono immediatamente l'evoluzione della società ai progressi della tecnologia e dell'economia, che influiscono sui comportamenti e quindi sugli stereotipi di quella determinata società, esistono paesi all'avanguardia (come per esempio gli Usa) e altri arretrati (es. Italia, Somalia) in modo più o meno distante dal paese egemone. Ma anche in seno alla stessa società non esiste uno stereotipo unico ma una somma di stereotipi derivanti dalle caratteristiche naturali, culturali e sociali dei gruppi di appartenenza; stereotipi che si confrontano fra loro e che, nel tempo, concorrono a formare il riferimento di quella determinata società. Da qui nasce l'importanza dello studio dei gruppi (definiti demodoxalogicamente pubblico) per trarre dai più attivi e massicci gli stimoli che sono alla base della competizione con gli altri: in sostanza le tendenze sociali. Dalla rivista di studi sociali dell'istituto Luigi Sturzo (Sociologia), già citata, riprendiamo una pagina per meglio definire la composizione dei gruppi e il loro ruolo rispetto alla differenziazione degli stereotipi.
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