martedì 31 maggio 2011

I piagnistei di Berlusconi

Al G8 dei giorni scorsi, la riunione dei capi politici degli stati più importanti dell'Occidente ove si trattano questioni politiche-economiche della massima rilevanza per il globo intero, il nostro presidente del Consiglio dei ministri Silvio Berlusconi è andato a lamentarsi (ed a cercare conforto) dal presidente degli Usa Barak Obama e il premier della Russia Dimitry Medvedev dei patimenti che sta subendo a causa della prepotenza dei pubblici ministeri che lo perseguitano da anni.
E' stato il comportamento di un bambino quando viene sgridato e cerca rifugio presso qualche altro membro della famiglia ma non il comportamento che deve avere il rappresentante di una nazione in un consesso internazionale. Oltre a dimostrare di essere un uomo debole, in cerca di appoggi, ha posto in evidenza all'opinione pubblica mondiale le sue preoccupazioni mentre compito di un leader di stato è quello di trattare e cercare di risolvere le preoccupazioni dei propri cittadini e non le sue.
La giustizia non funziona, lo si dice da decenni. Molti accusati di crimini anche gravi vedono un alternarsi di sentenze tra 1°, 2° grado e Cassazione favorevoli e contrarie all'imputato tali che, anche alla fine del lunghissimo iter giudiziario, il cittadino non è in grado di capire se il personaggio sia colpevole o innocente oppure vederlo assolto pur giurando sulla sua evidente colpevolezza. In proposito Striscia la Notizia ha dimostrato, con riprese filmate, il caso eclatante occorso al suo cronista  Valerio Staffelli. Specie nella magistratura civile le interferenze, anche esterne, dei poteri politico-sindacali-economici hanno spesse volte rimosso, con promozioni o trasferimenti, il giudice monocratico per favorire una sentenza costruita a tavolino presso le varie conventicole e non nell'aula giudiziaria; per non parlare di tutti quegli altri soprusi che il normale cittadino onesto subisce se ardisce chiamare in causa delinquenti abituali o amici di potenti. Se le cose sono così di che si lamenta Berlusconi? Oltretutto è una persona che può permettersi fior di avvocati oltre ad avere il ministro della Giustizia nella cerchia dei suoi collaboratori!
Fra le tante, un'altra cosa ha detto nelle settimane scorse Berlusconi: dato che la Rai trasmette programmi che lo insultano smetterà di pagare il canone radiotelevisivo. Osserviamo: la Rai è un ente pubblico il cui canone è riscosso dallo Stato, a capo del governo c'è Berlusconi (in pratica il percettore delle somme in quanto Stato), quindi chi dirige lo Stato evade il tributo dovuto alla Rai: ma allora cosa devono fare i cittadini che non sono soddisfatti dei programmi della televisione di Stato?
Il ministro leghista  Roberto Calderoli  ha rincarato la dose: se una parte dei ministeri non verrà trasferita a Nord i padani non pagheranno più le tasse per compensare il disservizio conseguente all'invio a Roma delle pratiche burocratiche, in altre parole: chi non lavora non mangia! Concetto sacrosanto ma come devono comportarsi i cittadini che, ogni giorno, vedono l'inefficienza (ad essere buoni) dei servizi della sanità, della scuola, della viabilità e così via?
Esempi che vengono da autorevoli personaggi che ricoprono cariche pubbliche, e che ruoli! Non ci si meravigli, quindi, se i giovani intelligenti e preparati cercano di scappare all'estero!

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