Il 5 febbraio dello scorso anno (2014) scrivemmo il post "Renzi nel sacco" ove sostenemmo che il premio alla coalizione (del quale allora se ne parlava come certo) avrebbe favorito Silvio Berlusconi a danno di Matteo Renzi. Nell'accordo del nazareno i due leaders sono passati al premio alla lista che, stando agli attuali sondaggi, non favorirebbe Forza Italia; evidentemente Renzi si è cautelato cedendo su qualche altra cosa. Nella trasmissione televisiva Omnibus de La7tv di venerdì scorso il sondaggista di turno ha spiegato che la differenza di voti tra la coalizione di destra e quella di sinistra si aggira intorno ai cinque punti, facilmente superabili - come dimostrato in passato - dal fantasioso Berlusconi, mentre il distacco tra i due partiti è insuperabile.
Ancora una volta la demodoxalogia è arrivata prima.