Gli avvenimenti che verranno (il futuro) non possono prescindere dal passato. La linea di demarcazione tra passato e futuro è il tempo presente ma, in quanto tale, è una convenzione poichè nel momento stesso che diciamo presente già siamo entrati in quello che era futuro ed ora divenuto presente, mentre il presente è già passato. Secondo le concezioni di Toddi il futuro e il passato sono statici (immobili): il futuro perché ancora nulla vi avviene, il passato poichè ciò che vi è già avvenuto non ha più possibilità di mutamento.
Nelle interpretazioni demodoxalogiche abbiamo segnato t1 come tempo passato, t2 come tempo futuro e t come tempo presente. Nel riportare sul grafico (per esempio) le rilevazioni tratte dai flussi d'opinione indotti dai mass-media porremo sull'ascissa X i giorni dei rilevamenti e sull'ordinata Y le quantità elaborate con il metodo "inde". La Media ci indicherà la tendenza verso il futuro, ricavandola minuto per minuto da un presente che si trasforma in passato, conservandone le caratteristiche che hanno generato il presente. Per la comprensione del metodo si rimanda al corso online di demodoxalogia, citato nei giorni scorsi.