Secondo la ricercatrice sociale Mascia Ferri, autrice tra l'altro del libro Come si forma l'opinione pubblica (Franco Angeli, Milano 2006), è improprio parlare di opinione pubblica in quanto l'opinione pubblica è un concetto astratto che racchiude in se una moltitudine di opinioni varie, unite tra loro da labili variabili. Meglio definire come opinione sociale (o generalista) le opinioni raccolte dai campionamenti, oppure emergenti dai dibattiti politici o portate avanti dai mass-media, in quanto sono opinioni che rappresentano istanze della società indifferenziata, cioè di quello parte di società interpellata o a cui si intende dare voce; non rappresentano l'opinione di tutta la società in quanto, come ben sappiamo, in seno alla società vi sono una molteplicità di distinguo, di interessi, di ideologie e di aspettative.
In questo senso la Ferri praticamente concorda sulla distinzione demodoxalogica di pubblico e di opinione pubblica. Riportiamo da Demodossalogia ed opinione pubblica (gli atti del seminario del 4 dicembre 1995 sugli "Aspetti storici e riflessi sociali" per ricordare i maestri della disciplina scomparsi in quell'anno: Federico Augusto Perini-Bembo e Adriano Magi-Braschi):
"[...] il pubblico è una pluralità di individui non necessariamente legati tra loro da una o più circostanze temporali o spaziali o temporali-spaziali, ma necessariamente da una o più circostanze modali. Un padre, lavoratore, melomane, attivista di partito e buongustaio, non è contemporaneamente presente - cioè nello stesso luogo ed ora - a casa, sul lavoro, a teatro, nella sede del partito o al ristorante ma, nel momento in cui è sottoposto all'osservazione dello studioso, si trova in condizioni modali identiche a quelle di altri individui facenti parte del gruppo sottoposto ad esame. Condizioni modali, cioè circostanze nelle quali si realizzano determinate situazioni. Pertanto tutti i pubblici si identificano in: [...]
Il pubblico obiettivo è tale a prescindere dalla sua volontà (per sesso, razza, età, condizioni di salute), pertanto le condizioni modali di appartenenza al gruppo risultano obiettive in quanto immodificabili.
Il pubblico soggettivo è tale in quanto vi è la volontà dei singoli componenti di trovarsi in quelle condizioni modali di tempo e/o spazio (ad esempio in quel teatro, in quel giorno e ora).
Il pubblico virtuale è tale in quanto le modalità di appartenenza prescindono dal gruppo ma sono definite tali dagli osservatori esterni (come ad esempio i fedeli visti dalle gerarchie ecclesiali oppure la pluralità indistinta dei navigatori della rete).
Gli altri pubblici sono una sommatoria di più circostanze modali."Due melomani potranno trovarsi in disaccordo su una nota più o meno alta, così come due buongustai discetteranno se l'uovo vada messo prima o dopo sulla pasta alla carbonara, ma entrambi apparterranno alla categoria degli appassionati della cucina o della lirica. E, trovandosi in quelle condizioni modali ripeteranno gesti, comportamenti e pensieri comuni a tutti gli agglomerati umani che si riconosceranno come pubblico di quella categoria (per esempio melomani o buongustai). E' lo stereotipo, la ripetizione collettiva di comportamenti e frasi che si formano per imitazione (suggestione) del leader del gruppo, in sostanza l'opinione di quel determinato pubblico: melomane o avvocato, studente o genitore, ecc. Un'opinione che si traduce in atteggiamenti, aspirazioni e bisogni collettivi comuni agli appartenenti di quel pubblico, formando l'opinione pubblica del pubblico in questione: melomane o buongustaio.
I demodoxaloghi definiscono l'opinione pubblica come il
"Complesso di idee, sentimenti, pulsioni, che spinge un gruppo di esseri umani a reagire ed agire identicamente di fronte a certi fatti d'attualità connessi ai problemi della vita sociale." (*)Problemi sociali che si scontrano, aggregano, spariscono - dando vita alla lotta tra le varie opinioni pubbliche - contribuendo all'eterno ampliamento della conoscenza ed al progresso dell'umanità, attraverso le costanti della ciclicità e della sedimentazione. (*) In sostanza contribuendo a fare la Storia. (*)
(*) dal glossario in appendice a Scienza, società ed opinione pubblica.
(*) vedasi la puntata n. 15 del 3 dicembre.
(*) le argomentazioni di Ferdinando Mazzei nella puntata del 17 ottobre "Il senso della storia".
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