Le sceneggiate napoletane sono quelle che meglio caratterizzano il nostro Paese: l'evento assurdo e più improbabile che diviene realtà e la realtà dei fatti che assume vesti fantastiche.
Un pubblico ministero milanese (quindi facente parte di quel gruppo di magistrati che da anni tormentano Silvio Berlusconi) ha chiesto la condanna del cavaliere per intromissione in atti pubblici (per essere intervenuto in favore della protetta Ruby presso la questura di Milano) e induzione alla prostituzione. Ma la presunta vittima ha dichiarato, anche pubblicamente in una conferenza stampa organizzata davanti al tribunale, di non essere una prostituta e non aver condiviso alcun atto con il cavaliere di Arcore; anche Berlusconi ha smentito di aver fatto sesso con la ragazza minorenne. E qui c'è il primo assurdo, se i due partner negano l'evento e nessuno può testimoniare di averli visti insieme come li si può accusare? Del resto sono affari loro! Per di più il cavaliere ha spiegato di non aver mai pagato una donna per fare sesso!
Ilda Bocassini invece ha proceduto nell'accusa per "induzioni": al tempo dei fatti Ruby era minorenne, frequentava la villa di Arcore e una agenzia di collocamento nel campo artistico, potendo disporre a titolo gratuito di un appartamentino e di un appannaggio mensile; a nulla sono valse le dichiarazioni dei due soggetti secondo cui la generosità dell'aiuto alle cosiddette ragazze dell'Olgettina (quartiere milanese da non confondere con orgettina per non rafforzare la comicità del racconto) rientrava nel normale comportamento di un milionario intento a fare beneficenza verso ragazze meritevoli.
In base alle induzioni se un giorno abbiamo mandato a morire ammazzato qualcuno e poi costui viene trovato assassinato potremmo essere incolpati d'omicidio, pur non essendoci prove a nostro carico?
Procedendo di fantasia in fantasia e ben sapendo di piacevoli soggiorni offerti da generosi industriali o apposite organizzazioni possiamo ipotizzare che è vero quanto afferma Berlusconi: non ha fatto sesso con le ragazze poiché le olgettine avrebbero potuto volontariamente far parte (ma è una malignità) di una rete destinata a rallegrare (e in un certo senso favorire, attraverso la predisposizione) la conclusione di sostanziosi affari economici o risvolti politici.
Per completare la sceneggiata possiamo aggiungere che, ma guarda caso, il collegio dei giudici è composto da donne e che queste non sono ammesse nella massoneria; è questo il motivo per il quale l'avvocato Niccolò Ghedini si aspetta per il suo assistito una condanna?
Ogni racconto merita un finale a sorpresa. Quando tra un anno, calmate le acque, la speciale commissione della Camera dovrà decidere sulla legittimità delle sentenze e convalidare l'arresto Berlusconi ne uscirà indenne e pulito. Degna conclusione dell'inciucio tra Enrico Letta e Angelino Alfano, il resto altro non è che sceneggiata per distrarre e divertire il pubblico.
In base alle induzioni se un giorno abbiamo mandato a morire ammazzato qualcuno e poi costui viene trovato assassinato potremmo essere incolpati d'omicidio, pur non essendoci prove a nostro carico?
Procedendo di fantasia in fantasia e ben sapendo di piacevoli soggiorni offerti da generosi industriali o apposite organizzazioni possiamo ipotizzare che è vero quanto afferma Berlusconi: non ha fatto sesso con le ragazze poiché le olgettine avrebbero potuto volontariamente far parte (ma è una malignità) di una rete destinata a rallegrare (e in un certo senso favorire, attraverso la predisposizione) la conclusione di sostanziosi affari economici o risvolti politici.
Per completare la sceneggiata possiamo aggiungere che, ma guarda caso, il collegio dei giudici è composto da donne e che queste non sono ammesse nella massoneria; è questo il motivo per il quale l'avvocato Niccolò Ghedini si aspetta per il suo assistito una condanna?
Ogni racconto merita un finale a sorpresa. Quando tra un anno, calmate le acque, la speciale commissione della Camera dovrà decidere sulla legittimità delle sentenze e convalidare l'arresto Berlusconi ne uscirà indenne e pulito. Degna conclusione dell'inciucio tra Enrico Letta e Angelino Alfano, il resto altro non è che sceneggiata per distrarre e divertire il pubblico.