Tra i provvedimenti cui si discute c'è la vendita del patrimonio statale, di palazzi e appartamenti vendibili ne sono rimasti pochi in quanto negli scorsi decenni i vari enti pubblici hanno già venduto (anzi svenduto) ai loro dirigenti, ai politici, a sindacalisti e giornalisti gli immobili di pregio. Sul mercato ci sono rimaste caserme, capannoni, immobili fatiscenti o poco appetibili.
C'è rimasto qualche castello o villa storica, oltre ai siti archeologici, ambientali o culturali, vogliamo vendere anche loro? Una volta venduti tutti i gioielli di famiglia cosa ci rimarrà quale garanzia ai futuri probabili sottoscrittori esteri del debito italiano (i bond)?
Meglio sarebbe darli in concessione d'uso: oltre ad avere un ricavo sicuro e frazionabile nell'arco degli anni (potendo così fare delle programmazioni di spesa certe a fronte delle entrate) il restauro, eventuale danneggiamento e mantenimento sarebbe a carico del locatario, sgravando lo stato da responsabilità e spese ingenti.