giovedì 25 novembre 2010

I cicli mondiali

I cicli contraddistinguono tutto ciò che è vivente e che è in movimento. Non ci riferiamo solo al ciclo femminile o a quello della nascita, crescita, morte ma anche - per esempio - alle maree, ai rivolgimenti sociali e alle crisi economiche. Secondo gli studi di Simiand, Kondratieff e Schumpeter, citati da Rioux in La rivoluzione industriale (Garzanti editore, 1978), ogni venticinque anni c'è una fase in cui i prezzi, le produzioni, i salari sono in aumento seguiti da un'altra in cui per lottare contro il ribasso dei profitti possono progredire gli investimenti e le tecnologie. I due cicli si rincorrono e il periodo tra l'uno e l'altro tende sempre più a restringersi e ad assumere proporzioni mondiali.
Come demodoxaloghi abbiamo dato una spiegazione alla ricorrenza dei cicli economici mediante l'esplicitazione di due grafici inseriti nel corso online su http://www.opinionepubblica.com/. così come fatto anche con il grafico dei cicli sociali, ricavati dalla teoria esposta in L'Anno duemila (Mondadori editore, 1968). Per quanto attiene ai cicli della natura segnaliamo quanto apparso su http://www.ecplanet.com/node/1680:
Il riscaldamento globale della Terra con il relativo scioglimento dei ghiacci, tanto strombazzato dai mass media (ricordiamo in proposito che dietro gli organi d'informazione ci sono aziende interessate all'economia), è compensato - nei suoi effetti tanto paventati - da un aumento della copertura ghiacciata dell'Oceano Antartico in continua crescenza e sopra il livello del decennio 1979-2008 di ben 1,3 milioni di chilometri quadrati. A dimostrazione che anche la natura non vivente ha i suoi cicli e che il profitto (o l'economia, secondo gli altri) si serve dei cicli per sviluppare gli affari, pilotando le mode e le paure della popolazione.