giovedì 21 novembre 2013

Aggregazione, imitazione ed apparenza -30

Se l'aggregazione è una costante (K) umana (vedasi Annemarie De Wal Malefijt), in seno ai gruppi emerge un'altra costante (K): una figura di riferimento (profeta, leader, capo, ecc.) a seconda dei gruppi (che demodoxalogicamente definiamo pubblici) religiosi, politici, aziendali, amicali, culturali, ecc. 
Come sinora visto ogni pubblico oltre al leader di riferimento ha un'opinione di gruppo che non è la somma delle opinioni degli appartenenti a quel pubblico ma una unicità di pensiero ed azione che si aggrega intorno alla figura di riferimento, che potrebbe anche essere virtuale come nel caso del giornale preferito, del libro più volte riletto, della trasmissione radiotelevisiva, ecc.  Ecco perchè con la inde intervistiamo il leader (vedasi la puntata di ieri).
L'aggregazione avviene per imitazione, il più delle volte inconscia come illustrato da Federico Augusto Perini-Bembo al secondo convegno nazionale di demodoxalogia nel 1954 in atti alla XLV Riunione della Sips-Società Italiana per il Progresso delle Scienze:
Secondo Perini-Bembo l'aspetto dominante della pluralità umana è l'essere sociale e come tale mira ad apparire; anche se in contrasto:
Sostanzialmente gli stessi concetti ha espresso Johann Wolfgang Goethe ne I dolori del giovane Werther (Newton Compton editori):

 Prima di passare alla distinzione tra folla e pubblico il maestro della demodoxalogia precisava:

(continua -30)