martedì 12 novembre 2013

Alessandro Amadori e la demodoxalogia

Dai dibattiti mattutini della trasmissione Omnibus de la 7tv si apprende sempre qualcosa di interessante che coinvolge la demodoxalogia e il suo metodo di indagine. Dopo Alessandra Ghisleri (15 ottobre) e Giorgio Dell'Arti (6 novembre) lo scorso venerdì 8 il sondaggista Alessandro Amadori del Coesis Research ha detto che i sondaggi effettuati sono poi controllati e messi a confronto con le dichiarazioni di "testimoni privilegiati" reperite sui web, cioè - ha detto Amadori - con i leaders d'opinione. 
Fin dagli anni '80 dello scorso secolo, nelle lezioni universitarie in seno al corso di "Storia del giornalismo" affidato al libero docente Federico Augusto Perini-Bembo, abbiamo sostenuto che con il metodo inde era sufficiente intervistare i leaders d'opinione, infatti il sondaggio demodoxalogico altro non è che una indagine (quindi non un sondaggio campionario come usualmente effettuano i centri di ricerca) su quello che demodoxalogicamente riteniamo leaders (creatori/interpreti) delle opinioni espresse attraverso la stampa, le interviste, i dibattiti, i libri e ogni altro strumento di comunicazione.
In proposito ricordiamo Demodossalogia ed opinione pubblica (ed. Sidd marzo 1998) e l'esposizione "Presupposti psicosociali all'indagine demodoxalogica" pubblicata dalla rivista di studi sociali dell'istituto Luigi Sturzo Sociologia, anno XXVII   1993  - n.1-3, ove sosteniamo: