Con riferimento al post di ieri dobbiamo dire che già nel 1928 l'allora preside della facoltà di Scienze Politiche alla regia università di Perugia, Paolo Orano (scrittore, giornalista e senatore), evidenziò i nessi tra opinione pubblica e giornalismo. Dalla dispensa di Federico Augusto Perini-Bembo Appunti di demodossalogia generale e principi di effemerocritica (edizioni dell'università internazionale Pro Deo), per l'anno accademico 1949-1950 della facoltà di Giornalismo, ricaviamo che: "Se l'opinione pubblica è strettamente legata al tempo, al momento per meglio dire nel quale si manifesta, è evidente che la fonte capace di rivelarla dev'essere contemporanea, più ancora anzi, se possibile, simultanea. Lasciò scritto l'Orano che: /Le pezze d'appoggio dello storico sono i documenti del giorno; più si allontanano dal giorno dell'evento che è oggetto della ricostruzione istoriografica, più sono dubitosi. Quello che vale è la parola dei contemporanei, il racconto immediato, il documento quotidiano, insomma la materia giornalistica./" Di conseguenza, secondo Perini-Bembo, è "importante assodare che è d'attualità tutto quanto è presente nell'opinione pubblica, e che allo spirito aderisce sia ciò che è nuovo, sia ciò che diviene nuovo". Una qualsiasi pluralità di individui [che la demodoxalogia distingue in pubblici e folla] tende ad assumere una fisionomia più precisa attraverso un processo, a volte rapido, a volte lento, "di reciproca influenza tra le varie pluralità e per l'azione incessante di cause endogene ed esogene, anche di carattere fisico, così che ogni pluralità può solo idealmente rimanere statica, effettivamente rinnovandosi e trasformandosi di continuo". Pertanto, oltre alla forza modificatrice dell'attualità (raccontata dai mass-media) i pubblici sono soggetti all'ambiente nel quale si trovano, concorrendo a quella costante ma incessante modifica di un presente nato dal passato e proteso verso il futuro, come divulga la scuola demodoxalogia della Sidd sussumendo i testi di Toddi, Benoit B. Mandelbrot, David Hume, Kurt Lewin, John Dewey e altri autori.