Per un verso o per l'altro in primo piano sulla scena c'è sempre lui: Silvio Berlusconi. E' l'uomo più amato ma anche il più odiato; certamente il più invidiato. Non solo per la ricchezza e gli agi raggiunti ma anche per lo stuolo di belle ragazze di cui si circonda. Cerchiamo di non essere ipocriti: chi non vorrebbe avere una casetta in Sardegna con una barca ed una premurosa sirena a disposizione per servire gustose cenette? O dei bei fustaccioni per l'altra metà del cielo. Metà degli italiani lo guardano con ammirazione sperando, in cuor loro, di potersi arricchire, presto e in abbondanza; l'altra metà lo odia perchè certi di non poter mai raggiungere, dal nulla, neppure le briciole del grande imprenditore. L'odio verso la sua persona, dicono gli ammiratori e i suoi compari di merenda, si è insinuato anche negli ambienti della magistratura con le centinaia e centinaia di persecuzioni giudiziarie su reati, sino ad oggi, ancora non dimostrati; tuttalpiù prescritti o non pertinenti.
Sin da quando Adamo volle scoprire cosa si celava sotto la foglia di fico di Eva, il sesso ha sempre incuriosito e divertito, a teatro come nei racconti biblici. Figuriamoci come si appassionerà l'opinione pubblica con le vicende che hanno preso spunto dall'estroversa Ruby. Assisteremo, pertanto, ad una bella commedia all'italiana, ricca di sceneggiate e ammuine dall'una come dall'altra parte. In fondo, il nostro pover'uomo di cosa è accusato? Di aver fatto sesso? E che, forse, i nostri costituenti hanno messo una norma secondo la quale i parlamentari devono osservare la castità? Neppure uno stuolo di papi ha osservato la castità, come ci certifica la storia, lasciando illustri figli (come ad esempio i Borgia) e inconsolabili concubine. Solo il ministro democristiano Emilio Colombo, per evitare le tentazioni femminili, abitava usualmente in un convento di monache. Si accusa Berlusconi di aver aiutato economicamente (con appartamentini in uso gratuito ed elargizione di moneta sonante) qualche ragazza in momenti di difficoltà per non aver ancora raggiunto la professionalità prefissa: e dove è il reato? Anzi è vera e propria beneficenza, ce ne fossero in giro persone di cuore come lui!
Ha prevaricato il suo ruolo di premier di governo ingerendosi nella rapida scarcerazione della minorenne, un arresto che, come nelle migliori storie delle Spy Story, ha tutto il sapore di un trabocchetto per incastrare un'innocente e timida fanciulla per farla "cantare" e, magari, anche ballare. Se un organo dello Stato va al di là delle sue funzioni cosa deve fare il capo dell'esecutivo per raddrizzare la rotta? Nè gli si può dar torto quando dice che con tutte le citazioni a comparire nei tribunali non riesce a svolgere il suo mandato di governo, in quanto impegnato per giorni e giorni a studiare la difesa con i propri avvocati e a preparare scappatoie. Sappiamo che la giustizia è amministrata da uomini, servitori dello Stato, che cercano di salvaguardare il posto e la carriera, per cui la parolina del superiore può orientare una sentenza, ma questo accade quando l'inquisito è un cittadino normale; più in alto si sale, nel potere pubblico e nella considerazione sociale, e maggiore è la deferenza verso l'imputato. Quindi se Berlusconi è innocente, come dice, e come dobbiamo credere perchè è la seconda carica dello Stato e nella sua funzione (sancita con il giuramento davanti al capo dello Stato) non può e non dice menzogne in quanto al di sopra di ogni sospetto, vada subito dai giudici e dica la verità, tanto come sostengono i cattolici la verità vince sempre su ogni menzogna. Risparmierà in angustie, avvocati e denaro.
Chiunque ha funzioni di elevata responsabilità (politica o economica) viene colpito da stress, curabili a detta dei psicologi con una bella festicciola a base di sesso. Gli imperatori latini avevano attrezzato sul lago di Nemi un'apposita nave per i trastulli dell'epoca, mentre per Bill Clinton era sufficiente la stanza ovale (forse per analogia sessuale con la prestazione). Dal che possiamo ben dire che tutto il mondo e qualsiasi epoca si somigliano.
Si accusa il nostro uomo di aver un ufficio politico a Milano gestito dal ragioniere di fiducia per riportare nel borderò i compensi elargiti agli attivisti politici, perchè la propaganda elettorale non costa? Allora i rimborsi elettorali ai partiti a che servono?
Demodoxalogicamente dobbiamo osservare che i nuovi attacchi al premier sono partiti con una anticipazione online del Corriere della Sera, facendo seguito ad una curiosa concidenza, da noi avvertita nel post dell'11 scorso. Sempre come osservatori dell'evoluzione dell'opinione pubblica dobbiamo dire che il comportamento del premier (specie nelle sue ripetute baldanze) non è altro che il segnale di una tendenza sociale (o valore) che privilegia il sesso, il denaro e la notorietà e di un mutamento globale delle concezioni politiche, anche se ancora in fase di definizione e assestamento.