martedì 8 marzo 2011

Fessoteca

La fessoteca è la raccolta delle fesserie che l'umanità racconta, per spiritosaggine o mettersi in mostra. Il termine si deve allo scrittore Pitigrilli che con la sua acutezza antibballistica demoliva le sentenze intellettuali. Si riportano dal Dizionario Anti-ballistico (Sonsogno editore, Milano 1953) alcune voci, in questi giorni d'attualità, raccolte dallo scrittore del '900 con l'indicazione dell'autore.
Ambasciatore: spia messa ad origliare nelle anticamere di quelle potenze che si chiamano amiche (Manzoni)
Amnistia: atto con cui i sovrani perdonano le ingiustizie che essi stessi hanno commesso (Véron)
Amor di patria: un complesso di amor proprio e di pregiudizio (Voltaire)
Biografia: leggendo una biografia ricordatevi che la verità non si presta mai a una pubblicazione (Shaw)
Borsa: gioco dei cerini; uno passa all'altro un cerino acceso, questo lo passa ad un terzo, il terzo al quarto e così via, finchè c'è l'ultimo, il fesso, che si scotta le dita (Pierpont Morgan)
Cinismo: vedere le cose come sono e non come dovrebbero essere (Oscar Wilde)
Conferenze: la frase meglio accolta dal pubblico in certe conferenze è quella che comincia così: "Per concludere ...." (Mario Luis Descartes)
Democrazia: l'arte di far opprimere il popolo dal popolo nell'interesse del popolo (Dossetti)
L'ideologia politica secondo la quale io non sono uguale a te ma tu sei uguale a me (Russel Lowell)
Diplomazia: trasmettersi in telegrammi cifrati ciò che tutti si ripetono con parole chiare (Churchill)
Folla: un branco di arringhe non è più intelligente di una sola arringa (Maeterlinck)
Giurati: uomini scelti per giudicare quale sia il migliore avvocato (Garland Pollard)
Giustizia: se il giudice tirasse a sorte avrebbe matematicamente cinquanta probabilità su cento di indovinare, e le sentenze sarebbero pronunciate con minore ipocrisia e con maggiore soddisfazione della giustizia e della verità (Pitigrilli)
Guerra: la guerra non è che la continuazione della politica, con altri mezzi (Von Clausewitz)
Giornalismo: il giornalismo continua ad essere il rifugio di gente soltanto vagamente preparata per questa attività (Walter Lippmann)
Per essere sicuri di pubblicare una notizia inedita, basta inventarla (Pitigrilli)
Gerarchia: il capo divisione di ministero che ha rubato milioni sulle forniture di cancelleria a tutti gli uffici statali procede con esemplare severità contro il piccolo applicato di quarta classe che si è portato a casa il lapis (Pitigrilli)
Monumento: bisognerebbe fare i monumenti con le teste di ricambio e le lapidi con caratteri mobili, e ogni vent'anni cambiare la resta e modificare il testo delle lapidi (Pitigrilli)
Morale: la morale del lupo è di mangiare la pecora come la morale della pecora è di mangiare l'erba (France)
Opinione: in politica le opinioni non sono che interessi (Pailleron)
Paradosso: è una bellissima cravatta che, a stringere troppo, diventa un nodo scorsoio (Pitigrilli)
Patria: per un commerciante la patria è la saccoccia (Chincholle)
Politica: al fesso del mio partito preferisco l'intelligente del partito opposto (Pitigrilli)
Popolo: un sovrano che ha bisogno di essere comandato (Académie de l'Humour)
Scuola: un ambiente dove dei vecchi microcefali sviluppano ai giovani la memoria a spese dell'immaginazione (Owen Johnson)
Statistica: la forma più abile della menzogna (Napoleone)
Tre specie di bugie: la bugia, la bugia sfrontata e la statistica (Disraeli)
Storia: la storia si ripete, non c'è dubbio: il male è che ogni volta si ripete in peggio (Pillar)
Utopia: spesso non sono che delle verità premature (Lamartine)
E, per finire, due autentiche fesserie presentate come commenti ironici:
Una volta c'erano i cecoslovacchi, con la divisione del territorio in due stati ora ci sono i ciechi e gli slovacchi.
Un'azienda di servizi telematici invita dalla tv il pubblico ad andare in Aruba.it. Viene spontanea una domanda: a rubare?
L'attrice Sabrina Ferilli ci ossessiona con la pubblicità di una ditta di sofà con uno slogan che può essere così parafrasato: beato chi se la fa sul sofà.
I maldicenti accusano il premier Silvio Berlusconi di aver ospitato nelle sue residenze centinaia di prostitute, non sanno invece che, essendo un'anima generosa, le ospitava per redimerle e portarle sulla retta via, tant'è che qualcuna si è data alla politica, qualcun'altra si è laureata e altre ancora si sono votate alla carriera televisiva. Più redenzione di così!