Nei novanta minuti di colloquio con il Capo dello Stato, il ministro della Giustizia ha assicurato che nella riforma epocale della giustizia non ci saranno scorciatoie in favore di Silvio Berlusconi. Una proposta di legge di grande impatto con l'opinione pubblica e, per la prima volta, senza salva processi ad personam. Bella mossa pubblicitaria, una norma salva processi potrebbe essere inserita, come emendamento, in corso d'opera o successivamente in una propostina apparentemente innocente, prima della scadenza della legislatura. E la faccia sarebbe salva!
Gli avvocati del premier hanno concordato con i giudici milanesi che ogni lunedì (o quasi, salvo impedimenti dell'ultima ora) l'imputato sarà in aula per il dibattimento. Quello di Ruby sarà un processo che andrà avanti di lunedì in lunedì (tra testimonianze e cavilli vari) sino alla prescrizione (tra un anno). Intanto gli altri processi, meno mediatici ma più rilevanti trattandosi di corruzione, saranno accantonati e anch'essi andranno in prescrizione.
Striscia la notizia su Canale 5 ha intrapreso una campagna contro l'immagine della donna svestita o sfruttata, invitando le giornaliste della carta stampata ad opporsi a questa tendenza in seno ai giornali ove lavorano. Su oltre milleduecento giornaliste hanno aderito solo ventidue. Eppure su Mediaset (tra pubblicità e film) il corpo delle donne è presentato in tutte le salse, perchè allora censurare solo la carta stampata? Non sarà che in vista dell'effetto mediatico del morboso processo Ruby si voglia pilotare l'opinione pubblica verso una sollecitudine meno pruriginosa su certi argomenti, per far calare l'interesse dei lettori nei confronti di un processo piccante?
Il Parlamento ha approvato una legge che prevede, entro il 2015, che nei consigli di amministrazione delle società pubbliche e private il 30% dei componenti siano donne. Sarà assai difficile trovare migliaia e migliaia di donne "con esperienza aziendale" laureate o specializzate in giurisprudenza commerciale, marketing o economia. Non sarà la scorciatoia per nominare negli enti pubblici le dirigenti dei partiti assicurando loro prebende e ottima pensione in cambio del lavoro presso il partito o il politico di riferimento, a spese dell'ente che le stipendierà?
Venerdì 18 p. v. un commento sulla riforma della giustizia.
Venerdì 18 p. v. un commento sulla riforma della giustizia.