Lo scrittore controcorrente del Novecento Pitigrilli (Dino Segre) affermava che "gli imbecilli si aggregano tra loro così come le limature del ferro sulla calamita". E' in questo senso che si può spiegare il successo del movimento politico fondato dall'attore comico Beppe Grillo, cioè i delusi, gli arrabbiati, gli scontenti della propria vita e dei partiti, convergono verso qualcosa in cui si riconoscono o che può soddisfare il desiderio di rivincita, esaltandosi l'un con l'altro per il numero sempre crescente dei compagni di strada. L'espandersi del Movimento cinque stelle è come la calamita: tanto più crescono le adesioni tanto più aumentano i consensi, secondo la costante K che la forza di un'idea o di un prodotto è data dal richiamo esponenziale che il numero di persone o di acquirenti esercita sugli altri. Gli elettori di Grillo non conoscono il programma politico del M5S in quanto non c'è un programma ma una sorta di films e di frasi, postati sulla rete, di banalità frammiste a visioni escatologiche sull'ambiente, la guerra, la fratellanza e così via. Argomenti di cultura popolare, tra la distruzione e la speranza, presentati messianicamente alla stregua di un credo religioso o di una ideologia politica, per cui gli adepti (perlopiù culturalmente estranei alla vita politica) vi si identificano. Quindi il Movimento cinque stelle è un movimento di protesta che può dare l'avvio a qualcosa di nuovo e sconfiggere i partiti tradizionali ma nel frattempo dovrà organizzarsi secondo lo schema della democrazia politica, pena un dissolvimento rapido così come rapida è l'ascesa.
In Italia abbiamo avuto gli esempi dell'Uq-Uomo qualunque (schiacciato dalle tasse) del commediografo Guglielmo Giannini e del Partito radicale di Marco Pannella troppo avveniristico per la società italiana, che si fecero sfuggire di mano i grandi successi iniziali. Anche Silvio Berlusconi scese in politica sull'onda di manipulite enfatizzate nei suoi telegiornali e dalla stampa ma - all'inizio - seppe, oltre che investirci una fortuna, circondarsi di teste eccellenti provenienti dall'università Luiss o dal marketing. La rabbia degli italiani contro la politica si sfogò eleggendo in parlamento Ilona Staller (in arte la spogliarellista Cicciolina), l'inquisito Toni Negri (rifugiatosi poi in Francia) e un candidato che si creò una notorietà invocando la distribuzione gratuita della droga; un significato chiaro: tra un politico di professione e un personaggio chiacchierato scelgo il secondo.
Il successo di ogni formazione politica, religiosa, associativa, industriale si basa sul tandem di due leaders: uno come la mente, lo stratega, il profeta; l'altro come l'organizzatore, il pianificatore, il pragmatico. Il M5S ha Grillo profeta affabulatore e Gianroberto Casaleggio il guro del matketing ma da soli non bastano per durare a lungo, oltre alle facce pulite dei candidati ci dovranno essere anche le competenze perché la politica è un luogo di marpioni, di trabocchetti, di interessi industriali e finanziari, di confraternite potenti che sanno come manovrare a loro favore leggi, emendamenti e commi apparentemente insignificanti.
Domani: la 12^ puntata sulla demodoxalogia
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