giovedì 28 febbraio 2013

La migliore delle legislature

Secondo Pangloss, il precettore nel castello del barone di Thunder-ten-tronckh, "è dimostrato che le cose non possono essere in altro modo: perchè, siccome tutto è creato per un fine, tutto è necessariamente per il migliore dei fini"..."e che, in questo che è il migliore dei mondi possibili, il castello di monsignore era il più bello dei castelli e la signora la migliore delle baronesse possibili" (Candido di Voltaire).
Sotto un certo punto di vista i risultati elettorali ci hanno dato la migliore delle legislature possibili, poteva andare meglio ma anche peggio. Silvio Berlusconi non andrà al governo e non potrà restituire l'Imu, abbassare le tasse e creare cinque milioni di posti di lavoro, tutte cose assurde uscite dalla fantasia del miglior piazzista d'Italia che, se attuate, porterebbero il Paese allo sconquasso economico sui livelli della Grecia; neanche Beppe Grillo potrà andare al governo (e, del resto, non lo voleva neppure lui) quindi l'Italia non uscirà dall'euro ma resterà accanto agli altri paesi contribuendo alla costruzione dell'Europa politica; Mario Monti in qualche modo è rimasto (seppure con una piccola pattuglia) e potrà assolvere ad una indispensabile funzione di raccordo con l'Unione europea; Pier Luigi Bersani potrà gradualmente e moderatamente attuare le sue lenzuolate riformatrici rasserenando la maggioranza del Paese.
Quindi come Pangloss possiamo dire che "tutto va nel migliore dei modi".