- solo ai comizi di Beppe Grillo (così come si è visto nelle tv) sul palco c'e stato/a sempre un interprete per i sordomuti quale segno di considerazione verso i disabili, nelle altre formazioni politiche evidentemente tale categoria non è stata presa in considerazione.
- qualsiasi argomento possano portare a sostegno del porcellum, la scritta sulla porta della sezione elettorale "si può apporre solo un segno sul simbolo della scheda" conferma che non sono state elezioni democratiche ma pseudo elezioni, ove come nei regimi dittatoriali si può dire soltanto "si" o "no" al dittatore di turno. La parvenza di democrazia è consistita nel fatto che hanno concesso agli elettori di votare fidandosi dei nomi scelti dal partito (come ai bei tempi dell'Urss bolscevica).
- un deputato che, per protesta contro il porcellum e per scuotere l'attenzione dei colleghi e dell'opinione pubblica, ha digiunato per mesi e mesi (Giachetti Roberto del Pd) è stato messo nel listino se non proprio in fondo a metà lista dimostrando una scarsa considerazione (o un fastidio?) per chi aveva intercettato e rappresentato in parlamento l'opinione della gente.
- nonostante la neve e la pioggia gli italiani hanno dimostrato di considerare le elezioni uno strumento utile per il funzionamento dello Stato e pur subendo l'imposizione del listino non hanno disertato le urne, con un calo di appena un 5,1% rispetto alle ultime politiche.
- al di la delle scelte personali per questo o quel simbolo hanno espresso la loro volontà (ragionata o in base all'emozione del messaggio ricevuto), giusta o sbagliata che fosse perché è tutto relativo al contesto sociale, economico e culturale; quindi non potranno prendersela che con loro stessi se il parlamento e il governo non dovessero rispondere alle loro aspettative.
In merito al risultato uscito dalle urne ci azzardiamo a sostenere che è il migliore degli ultimi vent'anni per i seguenti punti:
- i partiti tradizionali, chi più chi meno, sono stati tutti puniti e molti autorevoli personaggi sono stati mandati a casa.
- Grillo ha sbaragliato tutti e avrà buon gioco, col suo gruppo, nel far rigare diritto i parlamentari e il governo, dettando le regole.
- il governo di Pier Luigi Bersani vivrà alla giornata mendicando, di volta in volta, i voti necessari per andare avanti, il che non è un male, ma il male minore se non un minimo bene: le proposte avranno il consenso di questo o quello a seconda degli argomenti, quindi nell'interesse della maggioranza degli italiani e non secondo i desideri delle varie lobby da sempre presenti (e condizionanti) nel parlamento.
- la legislatura sarà stabile in quanto gli eletti non avranno alcuna intenzione di perdere la congrua pensione, anche se sarà ridotta all'osso per iniziativa dei grillini.
- l'esigua pattuglia di Mario Monti potrà svolgere una utile funzione di raccordo tra l'Italia e l'Europa con suggerimenti al governo e garanzia di stabilità nei confronti degli altri paesi.
- Silvio Berlusconi, nonostante la forza condizionante dei suoi gruppi parlamentari (Camera e Senato), sarà costretto ad una eterna difensiva su pressione della magistratura e dei grillini.
- essendo, la maggioranza dei grillini, provenienti dalla società civile e quindi digiuni di trabocchetti legislativi saranno costretti (per non cadere negli imbrogli) ad attuare la riforma dello stato e la vera semplificazione amministrativa, per rendere il tutto trasparente e nell'interesse dei cittadini e non delle lobby.
- gli altri gruppi parlamentari, impauriti dal successo di Grillo, non potranno più opporsi alla riforma delle istituzioni per non lasciare ulteriore spazio ai grillini, modificando quindi la legge elettorale, la magistratura, il funzionamento dello stato, il peso delle banche private, il ruolo del ministero della difesa, e così via.
In sostanza, ad eccezione del risultato di Antonio Ingroia, le nostre previsioni (in particolare le ultime due: 25 e 22 febbraio), si sono confermate esatte: Bersani "qualche voto in più degli altri", Berlusconi "arriverà al secondo posto" con i "grillini che gli contenderanno la volata", Monti "dovrà contentarsi del quarto posto", dopo Ingroia (previsione sbagliata in quanto lo davamo al quinto posto) avevamo previsto "oltre non si vede che deserto" cioè saranno tutti bocciati. Una previsione, come tante volte spiegato, basata principalmente sulla inde: l'indagine (non i sondaggi) sui massmedia. Senza alcun costo!
- nonostante la neve e la pioggia gli italiani hanno dimostrato di considerare le elezioni uno strumento utile per il funzionamento dello Stato e pur subendo l'imposizione del listino non hanno disertato le urne, con un calo di appena un 5,1% rispetto alle ultime politiche.
- al di la delle scelte personali per questo o quel simbolo hanno espresso la loro volontà (ragionata o in base all'emozione del messaggio ricevuto), giusta o sbagliata che fosse perché è tutto relativo al contesto sociale, economico e culturale; quindi non potranno prendersela che con loro stessi se il parlamento e il governo non dovessero rispondere alle loro aspettative.
In merito al risultato uscito dalle urne ci azzardiamo a sostenere che è il migliore degli ultimi vent'anni per i seguenti punti:
- i partiti tradizionali, chi più chi meno, sono stati tutti puniti e molti autorevoli personaggi sono stati mandati a casa.
- Grillo ha sbaragliato tutti e avrà buon gioco, col suo gruppo, nel far rigare diritto i parlamentari e il governo, dettando le regole.
- il governo di Pier Luigi Bersani vivrà alla giornata mendicando, di volta in volta, i voti necessari per andare avanti, il che non è un male, ma il male minore se non un minimo bene: le proposte avranno il consenso di questo o quello a seconda degli argomenti, quindi nell'interesse della maggioranza degli italiani e non secondo i desideri delle varie lobby da sempre presenti (e condizionanti) nel parlamento.
- la legislatura sarà stabile in quanto gli eletti non avranno alcuna intenzione di perdere la congrua pensione, anche se sarà ridotta all'osso per iniziativa dei grillini.
- l'esigua pattuglia di Mario Monti potrà svolgere una utile funzione di raccordo tra l'Italia e l'Europa con suggerimenti al governo e garanzia di stabilità nei confronti degli altri paesi.
- Silvio Berlusconi, nonostante la forza condizionante dei suoi gruppi parlamentari (Camera e Senato), sarà costretto ad una eterna difensiva su pressione della magistratura e dei grillini.
- essendo, la maggioranza dei grillini, provenienti dalla società civile e quindi digiuni di trabocchetti legislativi saranno costretti (per non cadere negli imbrogli) ad attuare la riforma dello stato e la vera semplificazione amministrativa, per rendere il tutto trasparente e nell'interesse dei cittadini e non delle lobby.
- gli altri gruppi parlamentari, impauriti dal successo di Grillo, non potranno più opporsi alla riforma delle istituzioni per non lasciare ulteriore spazio ai grillini, modificando quindi la legge elettorale, la magistratura, il funzionamento dello stato, il peso delle banche private, il ruolo del ministero della difesa, e così via.
In sostanza, ad eccezione del risultato di Antonio Ingroia, le nostre previsioni (in particolare le ultime due: 25 e 22 febbraio), si sono confermate esatte: Bersani "qualche voto in più degli altri", Berlusconi "arriverà al secondo posto" con i "grillini che gli contenderanno la volata", Monti "dovrà contentarsi del quarto posto", dopo Ingroia (previsione sbagliata in quanto lo davamo al quinto posto) avevamo previsto "oltre non si vede che deserto" cioè saranno tutti bocciati. Una previsione, come tante volte spiegato, basata principalmente sulla inde: l'indagine (non i sondaggi) sui massmedia. Senza alcun costo!