venerdì 8 febbraio 2013

L'ultimo sondaggio


Per una disposizione legislativa incomprensibile i sondaggi elettorali, svolti nelle ultime due settimane prima  del voto, non possono essere divulgati. Potrebbero influenzare gli elettori verso questo o quel partito. Perchè? I dibattiti televisivi e gli articoli dei giornali non influenzano gli elettori? Se non fosse così non vedrebbero la partecipazione dei candidati! Poi, l'influenza non è a senso unico ma ripartita al 50%: se danno un partito in ascesa qualche elettore indeciso potrebbe essere spinto a votarlo per rafforzare lo schieramento ma qualche altro indeciso potrebbe far convergere il voto sul partito avverso, spaventato dalla probabile vittoria del nemico grazie anche alla defezione degli assenteisti.
I demodoxaloghi non svolgono sondaggi campionari ma "indagini" d'opinione, non per nulla si chiamano inde: in.dagini de.modoxalogiche. Sono molto più simili alle indagini commissionate dal ministero dell'interno ai tempi dei governi della Dc: controllare quante copie delle singole testate dei giornali venivano acquistate nelle edicole. Similmente monitoriamo quanto e come diffuso dai canali televisivi e dai quotidiani più importanti, partendo dal presupposto che alcune testate giornalistiche sono schierate a priori in base alla proprietà del giornale (L'Unità, Libero, il Giornale, La Stampa, la Repubblica, il Messaggero, il Gazzettino, ecc.) per non parlare dei canali televisivi. Per esempio, a proposito di quotidiani, abbiamo notato che Il Tempo sotto la conduzione di Mario Sechi (candidato ora nella lista di Mario Monti) propendeva per il governo uscente mentre l'attuale direttrice del giornale lo ha riportato nell'alveo del centro-destra di Silvio Berlusconi. Come e in che misura i lettori de Il Tempo si orienteranno per Monti o Berlusconi? Ce lo diranno le copie realmente vendute (e non quelle indicate come stampate) nell'ultimo mese. Similmente ci regoleremo con Il Corriere della Sera, di proprietà di un'ammucchiata di industriali e banchieri con opposti interessi e propensioni politiche; i titoli, le foto, i paginoni, le interviste, gli editoriali, ecc. ci daranno il peso delle alleanze in seno al consiglio d'amministrazione del Corsera e, di converso, l'opinione (o le opinioni) ispiratrici sul sentiment dell'elettore.
Una cosa sono i sondaggi campionari, un'altra le indagini demodoxalogiche (che prendono in esame anche gli altrui sondaggi). Per esempio, secondo i sondaggi Monti al governo era al top per credibilità e consensi ma tale fiducia non si è automaticamente riversata sulla sua candidatura elettorale; una cosa è il tecnico al governo, un'altra il politico che chiede voti! Solo l'elettore appartenente alla categoria dei fidelizzati (dirigenti, iscritti, beneficati dal partito) non cambia opinione e voto, le altre categorie oscillano a seconda delle opinioni diffuse dai mass-media, dagli amici, nel contesto professionale o nel frattale (sociale o territoriale) di appartenenza. Oltre a fatti eclatanti di cronaca nazionale (es. MpS) o internazionale. Per la suddivisione delle categorie vedasi il post del 4 gennaio.

Lunedì: Un consiglio alla Lega.